Il progetto Olly si propone di raccogliere gli scarti di olio domestico per trasformarlo in carburante per produrre energia elettrica
Utilizzare l’olio come combustibile. E’ questa l’idea venuta ai creatori del progetto Olly: recuperare l’olio domestico per trasformarlo in carburante per produrre energia elettrica e termica.
Il progetto parte dalla Toscana
L’accordo per l’avviamento del progetto in Toscana è stato siglato a giugno tra Provincia e Comune di Siena, Comune di Sovicille, Sienambiente, Nova.e, Estra e Legambiente. Olly riguarderà le zone di San Miniato, Taverne d’Arbia e Siena. La Coop Centro Italia predisporrà dei secchielli per la raccolta dell’olio in cui i cittadini potranno versare fino a 3 litri di olio già utilizzato in cucina o quello utilizzato per conservare gli alimenti. L’olio raccolto sarà poi portato ad uno stabilimento a Prato dove sarà trattato fino a diventare combustibile ecologico.
I vantaggi del progetto
Oltre alla produzione di energia pulita – l’olio contenuto in una scatoletta di tonno permetterebbe ad un PC di restare acceso per 40 minuti – anche la rete idrica e fognaria trarranno i suoi benefici da Olly. Recuperando l’olio esausto, diminuisce infatti il rischio di ostruzione dei tubi di scarico e di inquinamento delle falde acquifere, riducendo così rispettivamente i costi di manutenzione e bonifica.
Furio Fabbri, presidente di EcoEnergia, ha spiegato: “La diffusione di questo sistema può contribuire all’eliminazione dell’impatto ambientale degli oli alimentari, basti pensare che un litro di olio versato nella rete fognaria corrisponde a 1milione di litri di acqua non potabile e costi ingenti di depurazione. Ogni 650 mila abitanti, Olly può eliminare dalla rete fognaria duemila tonnellate di olio alimentare esausto all’anno”.