Si chiude Cites: tutelati alberi e squali ma non l’avorio

Alla conferenza in difesa delle specie in estinzione sono nate iniziative in tutela di squali e legni pregiati. Per quanto riguarda l’avorio, il commercio non è ancora stato del tutto abolito

Al Cites, la conferenza in tutela delle specie in via di estinzione, sono state dettate nuove direttive per salvaguardare squali e legni pregiati e fermare il commercio di avorio. Se per quanto riguarda i primi due sono stati fatti dei passi avanti, la stessa cosa non si può dire per l’avorio.

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Continua il commercio di avorio

I 177 Governi coinvolti nella conferenza hanno richiesto a Cina, Kenya, Malesia, Filippine, Thailandia, Uganda, Tanzania e Vietnam di riferire le iniziative che intendono mettere in atto per fermare il commercio illegale di questo materiale. Per i Paesi che non seguiranno le linee guida imposte al Cities, sono previste dure sanzioni anche se il WWF non si ritiene soddisfatto e, anzi, reputa ancora inadeguate le normative ratificate.

Tutelati squali e legni pregiati

C’è più soddisfazione per quanto riguarda gli squali. Ora sono sotto protezione altre tre specie (martello, pinna bianca e smeriglio) e grazie all’innalzamento del livello di tutela, si potrà monitorare la vendita delle pinne di questi pesci che sono utilizzate a scopo medicinale e alimentare in molti Paesi orientali. Anche alcuni tipi di legnami come l’ebano e il palissandro sono ora sotto protezione per evitare che si estinguano a causa del disboscamento illegale.

Tutela degli alberi

Gli animali non sono gli unici a essere a rischio di estinzione. Per salvaguardare il proprio patrimonio forestale, molti Paesi hanno attivato nuove iniziative volte a incrementare la popolazione di alberi e a diminuire il disboscamento. In Cina si sta per vietare la produzione di bacchette di legno mentre in Italia è diventata legge la normativa che impone una quantità di verde minima per abitante e la tutela degli alberi storici.

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