Gli hacker colpivano soprattutto utenti stranieri e dopo il furto dei dati delle carte di credito acquistavano biglietti aerei o ferroviari
La Guardia di Finanza ha stroncato un’organizzazione che lavorava anche all’estero dedita al furto di dati dalle carte di credito. L’operazione è stata chiamata Easy Travel, in quanto gli hacker, una volta ottenuti i dati degli utenti, li utilizzavano per acquistare biglietti aerei, ferroviari e marittimi. Cinque gli ordini di custodia cautelare in carcere e due ai domiciliari. Gli arrestati sono 4 romeni, 2 bengalesi e 1 palermitano. Le accuse sono di associazione per delinquere, ricettazione, frode informatica, indebito utilizzo di carte di pagamento, aggravati dalla transnazionalità.
Phishing internazionale
La banda operava principalmente su Stati Uniti, Brasile, Giappone e nei principali Stati Europei. Gli hacker incassavano da viaggiatori low cost, una cifra che variava dal 50% al 70% del prezzo del biglietto fornito ma addebitava il 100% del costo dell’operazione all’inconsapevole titolare della carta di credito, a cui erano stati rubati i codici tramite phishing o sniffing. Danneggiate per oltre 10 milioni di euro numerose compagnie di navigazione e di trasporto aereo e ferroviario, oltre ad aziende fornitrici di servizi pubblici e e-commerce.