Senior service, quando la Robotica unisce le generazioni

Rinsaldare il patto tra le generazioni e favorire il cambiamento culturale nell’opinione pubblica nel percepire l’invecchiamento. Al patto intergenerazionale tra giovani, anziani e tecnologia si è ispirata la “First Lego League” (FLL)

Il 13 gennaio 2013 si è svolta a Genova, presso il Palacus, l’Interregionale del Nord Ovest della FLL Italia. Hanno partecipato sedici team e sono intervenute molte centinaia di partecipanti. Il liceo Calvino di Genova va in finale nella gara tecnologica per aiutare gli anziani in difficoltà.

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L’Associazione che ha organizzato l’interregionale a Genova è Scuola di Robotica, un’associazione che si occupa di promuovere la robotica a scopi benefici. La semifinale di Genova ha avuto il patrocinio del Comune di Genova e molte sponsorizzazioni. I main sponsor sono stati l’azienda Kuka Robotics, la maggiore produttrice europea di robot e Autodesk Pico (Centro nazionale dei prodotti Autodesk). Le due Giurie (quella tecnica, che si è occupata di verificare il livello di conoscenza della tecnica dei piccoli robot da parte delle squadre) e quella scientifica (che ha valutato i progetti Senior Solutions) sono state formate da personalità del mondo della robotica, della scuola, delle scienze sociali.

La fase finale di selezione nazionale si terrà al Museo Civico di Rovereto (referente nazionale del progetto) l’otto e il nove marzo 2013 e chi si qualificherà, andrà alla Casa Bianca.

Roberto Surlinelli, direttore tecnico capo della Polizia di Stato in servizio presso il Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Genova, ha partecipato in qualità di Giudice Tecnico ed è intervenuto nel parterre, alla fine di un round di gare, per evidenziare i pericoli legati a un utilizzo non informato delle tecnologie. In particolare ha posto l’attenzione sulla necessità di un maggiore dialogo tra tutti i soggetti coinvolti, famiglia, scuola, agenzie di socializzazione, istituzioni nel promuovere un uso consapevole degli strumenti offerti dall’ICT. Roberto Surlinelli ha evidenziato: «Il tema della sicurezza è da sempre al centro della nostra attività, a tal fine abbiamo istituito l’Ufficio Ricerca Avanzata per anticipare le evoluzioni dell’utilizzo delle tecnologie nella società».

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La fase di esposizione dei progetti realizzati dai ragazzi e dalle ragazze pensando a come migliorare la qualità della vita degli anziani è stata molto interessante. Stefania Operto, sociologa e presidente della Società italiana di Sociologia Liguria, che ha patrocinato l’edizione genovese e ha collaborato alla sua realizzazione, racconta: «Da tempo ormai si dibatte sul fenomeno del progressivo invecchiamento della popolazione che interessa in varia misura tutte le società postmoderne. Non a caso l’Unione Europea ha indicato questo tema quale priorità dell’agenda delle politiche sociali e l’anno 2012, appena concluso, anno dell’invecchiamento attivo. Quando si parla di anziani, tuttavia, si tende a fare riferimento a un universo omogeneo, indifferenziato, riferendo questa fase della vita a un unico archetipo, mentre è indubitabile che da tempo siano intervenuti dei fattori di mutamento nel delineare l’identità anziana. La maturazione dei corsi di vita è un fenomeno complesso, multidimensionale, dinamico e intrecciato con gli spazi sociali, i modelli culturali di riferimento. E sono i modelli culturali a plasmare i rapporti tra le generazioni».

I mutamenti che si stanno producendo all’interno dell’universo degli anziani quali impatti produrranno sul patto intergenerazionale che dà forma ai rapporti tra le generazioni in Italia? Quanto i giovani, nativi digitali, che saranno i futuri ingegneri, programmatori, scienziati, progettisti e ideatori di nuove tecnologie possono essere consapevoli dei bisogni e delle necessità di una persona più adulta di loro?

Stefania Operto risponde: «Una delle grandi sfide delle società avanzate ai fini di garantire un invecchiamento attivo è sicuramente legata anche alla possibilità di rinsaldare il patto tra le generazioni e di favorire il cambiamento culturale nell’opinione pubblica nel percepire l’invecchiamento. Ed è a questo tema, al patto intergenerazionale tra giovani, anziani e tecnologia che si è ispirata la “First Lego League”. Il legame che si è creato tra giovani, anziani e tecnologia appare ancora più rilevante se si tiene conto che spesso nel progettare o immaginare soluzioni tecnologiche il punto di vista dei destinatari di queste soluzioni e il loro impatto non vengono osservati e rilevati in modo esaustivo con il rischio di limitarne l’utilizzo e i vantaggi. Il percorso di progettazione partecipata che hanno realizzato i ragazzi e le ragazze nella redazione dei loro progetti immaginati per soddisfare i bisogni degli anziani è stato strutturato proprio per operare in questo senso».

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