Il Congresso afferma che Apple ha creato una rete di società offshore che gli ha permesso di evadere qualsiasi tipo di tassazione. Il CEO della Mela Tim Cook parlerà oggi in Senato per difendere l’operato dell’azienda
Il Governo degli Stati Uniti si scaglia contro Apple. Secondo la sottocommissione permanente di indagine del Senato, la società di Cupertino ha evaso 74 miliardi di dollari al Fisco fra il 2009 e il 2012. Il CEO della Mela Tim Cook, che potrebbe essere presto sostituito, si difenderà oggi in Senato sottolineando come l’azienda da lui guidata ha pagato 6 miliardi di tasse solo l’anno scorso e ha contribuito a creare 600mila posti di lavoro. Inoltre, Cook chiederà al Congresso di abbassare le tasse per il rientro di capitali dall’estero affinché le aziende possano ritornare a produrre negli USA a vantaggio anche del Fisco.
Meno tasse all’estero
Nonostante il calo di profitti nell’ultimo trimestre, Apple rimane al top come valore, stimato dagli esperti in 185,07 miliardi di dollari. Fortune ha posto la Mela al sesto posto per fatturato negli USA nella classifica Top 500. Ciò, secondo il Senato, non le ha impedito di evadere comunque le tasse.
Molte aziende dell’IT statunitensi, Apple compresa, mantengono la maggior parte dei propri capitali nelle filiali all’estero per usufruire di una tassazione più vantaggiosa. In Irlanda, ad esempio, la Mela ha dovuto pagare il 2% di imposte contro il 35% di quelle statunitensi per il rientro di capitali nel Paese. Se si tiene conto che il 61% del fatturato di Apple proviene dall’estero, la cosa si spiega da sé. Gli inquirenti però vanno oltre.
Evasore totale grazie a filiali fittizzie
Secondo il Senato, Apple ha creato un meccanismo senza precedenti per evadere totalmente le tasse. Cupertino avrebbe spostato i capitali in Irlanda verso società offshore, senza dipendenti o uffici fisici, approfittando del fatto che nell’Isola di Smeraldo una società è residente nel Paese solo se è gestita e controllata in loco. In questo modo Apple risulta non appartenere a nessuna nazione e ha così evitato di pagare qualisiasi tipo di tassa. “Apple dice di essere il maggior contribuente americano. Ma per dimensioni e scala è anche il più grande evasore”, afferma l’ex candidato alla presidenza John McCain.