Se non adotti il BYOD… sei out

Dell presenta i risultati del sondaggio globale in ambito BYOD

Singapore risulta essere la nazione più attenta alle esigenze degli utenti, seguita da Regno Unito, Australia, Francia e Italia. Gli Stati Uniti si posizionano all’ultimo posto nella classifica dei paesi che considerano prioritaria la gestione strategica degli utenti rispetto a quella dei dispositivi. Quasi tre quarti delle aziende che hanno adottato una strategia BYOD focalizzata sull’utente hanno riscontrato significativi miglioramenti nella produttività dei dipendenti, nei tempi di risposta dei clienti e nei processi lavorativi. I risultati del sondaggio dimostrano che, con la crescita delle strategie BYOD e un atteggiamento che si sposta dalla semplice gestione dei device a una maggiore attenzione per gli utenti e per le applicazioni, le aziende ottengono maggiori benefici e affrontano minori interruzioni.

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

Dell Quest Software rende noti i risultati di un sondaggio globale condotto sui responsabili dei sistemi IT per valutare il livello di maturità delle aziende in ambito Bring Your Own Device (BYOD) e per fare un bilancio dei pro e contro riscontrati con l’implementazione di tali strategie. Dai risultati emerge che circa il 70% delle aziende ritiene che il BYOD possa migliorare i processi lavorativi e contribuire ad aumentare la produttività futura, mentre il 59% delle aziende ritiene che senza tecnologie BYOD la loro competitività sarebbe ridotta.

Da un sondaggio condotto su quasi 1500 IT decision maker di Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Germania, Spagna, Italia, Australia, Singapore, India e regione di Pechino, risulta che le aziende sono ottimiste sui vantaggi potenzialmente offerti dal BYOD. In particolare, dal sondaggio emerge che:

• Circa tre quarti degli intervistati afferma che le tecnologie BYOD possono portare benefici considerevoli, a patto che vengano compresi i diritti e le necessità di ogni utente. Solo il 17% delle aziende, tuttavia, dimostra di comprendere fino in fondo queste esigenze incoraggiando il BYOD e fornendo un adeguato supporto a chi gestisce attivamente i device dei dipendenti.

Leggi anche:  Lenovo nomina Ashley Gorakhpurwalla alla guida dell'Infrastructure Solutions Group

• In media, gli intervistati hanno identificato 4 principali benefici per i dipendenti, tra cui un orario di lavoro più flessibile, la possibilità di incoraggiare la creatività, velocizzare l’innovazione e agevolare la collaborazione e il lavoro di squadra.

“In questo periodo, siamo testimoni di importanti mutamenti nel modo in cui gli utenti interagiscono con la tecnologia attraverso i loro device personali. Di conseguenza, cambia anche il ruolo che il BYOD sta assumendo nella trasformazione della cultura IT aziendale”, afferma Roger Bjork, director, Enterprise Mobility Solutions, Dell Software Group. “Questo sondaggio globale conferma ciò che avevamo già intuito da tempo: le aziende che adottano un approccio al BYOD focalizzato sull’utente, infatti, possono ottenere maggiori benefici, ridurre gli ostacoli e generare un valore reale e immediato in termini di efficienza, produttività e competitività. Le aziende più lente nell’implementazione delle tecnologie BYOD o quelle costrette ad adottare un approccio device-centrico potrebbero invece trovarsi ad affrontare maggiori sfide, correndo inoltre il rischio di restare indietro dal punto di vista competitivo”.

La tecnologia BYOD può portare maggiori vantaggi e meno interruzioni

• I risultati del sondaggio evidenziano come le aziende con programmi BYOD definiti vadano incontro a maggiori benefici. Le aziende di Pechino, in particolare, sono le più ottimiste nel valutare i potenziali vantaggi offerti dal BYOD.

• Le aziende che considerano le applicazioni parte di una solida strategia BYOD sono più propense a collegare e gestire i device in base agli utenti, a definire chiaramente i ruoli per la community di utenti in un unico database centrale, a seguire e supportare il livello di mobility di ogni utente e a fornire agli utenti applicazioni basate sul loro ruolo all’interno dell’azienda.

Leggi anche:  Ragazze Digitali 2024: l'iniziativa per ridurre il gender gap nelle discipline tecnico-scientifiche

• Una strategia user-centrica può avere un importante impatto positivo garantendo alle aziende benefici nell’ambito della gestione dei dati e della sicurezza, della produttività dei dipendenti e della soddisfazione del cliente. Il 74% circa degli intervistati ha potuto osservare miglioramenti nella produttività dei dipendenti, mentre il 70% circa ha notato tempi di risposta dei clienti più veloci.

• Le aziende che hanno adottato programmi BYOD hanno dunque potuto apprezzare miglioramenti significativi nella produttività dei dipendenti, nei tempi di risposta dei clienti e nell’efficienza delle operazioni.

• Le aziende con policy BYOD consolidate saranno meno soggette a interruzioni e più di un quarto di tali aziende non ne subiranno affatto.

• Più di metà degli intervistati afferma che il BYOD ha completamente cambiato la loro cultura IT (circa il 56%) e/o aziendale (circa il 54%).

Il BYOD nel mondo

• Stati Uniti, regione di Pechino e Australia sono i 3 Paesi che incoraggiano maggiormente il BYOD gestendo e supportando attivamente i dispositivi che gli utenti intendono portare nell’ambiente aziendale. Francia, Germania e Regno Unito, invece, sono i Paesi che forniscono il supporto minore in questo senso.

• Le due aree tecnologiche che vengono generalmente implementate per prime in ambito BYOD riguardano la virtualizzazione dei desktop e il Mobile Device Management (MDM). Francia, Germania, Spagna, Italia e Australia hanno implementato per prime la virtualizzazione del desktop, mentre Singapore, India, Pechino, Regno Unito e Stati Uniti hanno iniziato con l’MDM.

• In India e a Pechino tutte le aziende intervistate hanno in programma (se non l’hanno già fatto) di offrire supporto per i device personali.

• In Germania solo il 19% degli intervistati ha affermato che gli utenti avrebbero dovuto dotarsi di un programma di supporto per tutti i device personali – il solo Paese con un dato più basso è il Regno Unito. In Germania tre aziende su dieci, comunque, affermano che la loro policy BYOD non prevede che i dipendenti rispettino regole particolari quando utilizzano device mobili.

Leggi anche:  AniCura: Nicoleta Eftimiu è la nuova General Manager per l’Italia

• Pechino, India e Francia sono stati i primi 3 Paesi ad affermare che qualsiasi policy di supporto BYOD avrebbe richiesto ai dipendenti di adeguare i device personali alle policy di utilizzo aziendale.

“Durante la mia precedente esperienza come CIO di Quest Software, abbiamo supportato con la nostra offerta IT circa 4000 dipendenti distribuiti in 60 uffici in 23 Paesi per ottimizzare l’utilizzo dei loro dispositivi mobili preferiti, (telefoni, tablet o laptop non standard) per svolgere al meglio il loro lavoro”, spiega Carol Fawcett, Chief Information Officer, Dell Software Group. “Invece di preoccuparci di ogni singolo dispositivo, ci siamo concentrati sulla capacità di fornire accesso alle applicazioni e ai dati necessari ad ogni dipendente, a prescindere dal device utilizzato. Un simile approccio ci ha consentito di adottare una strategia efficace per affrontare i principali problemi legati al BYOD a livello di sicurezza, diritti di accesso e perdita dei dati. I risultati di questo sondaggio evidenziano quanto sia importante mettere gli utenti al primo posto in modo da sviluppare policy più efficaci e fare delle tecnologie BYOD un vantaggio sostenibile a lungo termine per le aziende”.

Il portfolio di soluzioni Dell per la gestione di PC, server e thin client ora comprende la gestione dei device mobili per supportare i reparti IT delle aziende nell’affrontare la consumerizzazione dell’IT e la richiesta di tecnologie BYOD, grazie a soluzioni veloci ed efficienti progettate per massimizzare la produttività. Con la sua offerta per la gestione user-centrica del BYOD, Dell Quest consente alle aziende di implementare una strategia mobile a breve e lungo termine aiutandole a valutare, gestire e supportare un ambiente utente dinamico.