Schizofrenia: un avatar per sconfiggere le voci

L’Università di Londra ha sperimentato l’utilizzo di un avatar per curare i casi di schizofrenici resistenti ai farmaci. Il paziente assegna le sue allucinazioni al surrogato digitale e le combatte con l’aiuto di uno psichiatra

I ricercatori della University College di Londra hanno pensato ad un metodo altamente tecnologico per combattere la schizofrenia in pazienti che non trovano giovamento dalla cura farmacologica, cosa che accade per il 25% dei casi. Ai malati viene assegnato un avatar, dietro il quale si nasconde uno psichiatra, a cui vengono attribuite le voci che sentono nella loro testa. Durante la terapia il personaggio fittizzio diventa sempre più rassicurante e invoglia il paziente a combatterlo.

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Avatar terapia

I ricercatori hanno diviso i pazienti in due gruppi. Ad uno è stato assegnato un avatar e all’altro è stata somministrata la cura classica con antipsicotici e terapia psichiatrica. Ai malati che sperimentavano la “avatar terapia” è stato chiesto di utilizzare il personaggio irreale come personificazione delle proprie allucinazioni. L’avatar, sotto il quale si nasconde il medico, ha rassicurato i pazienti nel corso della terapia con frasi come “ho capito che ti sto facendo del male, come posso aiutarti?”, oppure “ti lascerò in pace”. In seguito, ha chiesto al malato di combatterlo e di credere che le voci non esistessero veramente.

Molti degli schizofrenici sottoposti a questa terapia hanno dichiarato di poter ora controllare le allucinazioni o di aver addirittura smesso di provarle.

A Melbourne, invece, un team di ricercatori è convinta che i disturbi mentali come la schizofrenia derivino da infiammazioni del sangue o del cervello. Ciò significa che medicinali come l’aspirina sarebbero in grado di curarli.

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