RoboEarth è una rete che permette ai robot costruiti a scopo medico di condividere le informazioni e imparare gli uni dagli altri
Il futuro è dietro l’angolo. I robot senzienti dei film di fantascienza potrebbero camminare tra noi prima del previsto. Attualmente esistono già macchine che si autoassemblano o interagiscono autonomamente con l’uomo. L’Unione Europea ha però deciso di fare un passo importante verso lo sviluppo di queste tecnologie patrocinando il progetto RoboEarth, una rete neurale artificiale per robot che permette alle macchine di imparare le une della altre.
RoboEarth: i robot condividono la conoscenza
RoboEarth è un progetto quadriennale realizzato da Philips e 5 università europee, in particolare quella di Eindhoven. Inizialmente alla rete saranno collegati 4 robot per l’assistenza ai pazienti affinché possano superare i limiti della propria programmazione, attingendo alle informazioni inserite dalle loro “colleghe” macchine nel cloud. Rene van de Molengraft, responsabile di RoboEarth, lo ha così descritto: “una gigantesca rete e repository database in cui i robot possono condividere le informazioni e imparare gli uni dagli altri”.
Operativamente i robot lavoreranno in sinergia per eseguire quei compiti che non sono previsti nella loro programmazione di base. Ad esempio, un robot potrebbe inserire nel sistema la mappa di una stanza per permettere alle altre macchine di orientarsi ed eseguire operazioni che prima non avrebbero potuto completare.