Robi è il robot umanoide creato da De Agostini in grado di assolvere a 250 compiti e di interagire con l’uomo come mai prima d’ora
De Agostini Publishing e l’ingegnere giapponese Tomotaka Takahashi presentano in Italia Robi, il robot da compagnia che ha avuto un incredibile successo nel Sol Levante. Il 18 gennaio uscirà in edicola il primo dei 70 fascicoli con le parti necessarie a costruire il proprio robot capace di interagire con l’uomo ed eseguire i suoi comandi. In Giappone Robi è stato assemblato da oltre 100mila amanti della robotica.
Robi, un robot quasi umano
Robi è altro 34 cm, cammina, ed è in grado di eseguire oltre 250 comandi. Al robot si può per esempio chiedere di accendere il televisore oppure che tempo farà nell’arco della giornata. Il successo di questo robot da compagnia è da ricercare nel modo molto colloquiale con cui interagisce con l’uomo. E’ proprio questo aspetto che secondo Takahashi permetterà ai robot di sostituire i più impersonali smartphone e tablet.
In attesa che Robi invada le case degli italiani, il mondo della robotica è in grande fermento. Google sta pensando di costruire il proprio androide mentre l’Unione Europea ha patrocinato RoboEarth, il progetto di una piattaforma cloud con cui i robot possono imparare gli uni dagli altri.