Rapidgator torna online, per il Riesame il sequestro è esagerato

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Il Tribunale del riesame di Roma ha deciso che il provvedimento di sequestro del sito Rapidgator è “di portata eccessiva”. Gli altri 26 siti chiusi dalla Polizia Postale rimangono inibiti

Nell’aprile scorso la Polizia Postale aveva chiuso 27 siti di streaming video in una maxi operazione per la tutela del diritto d’autore. Sulle piattaforme incriminate era stato caricato illegalmente il cartone animato francese “Un Monstre à Paris”. Sunshine Pictures, la casa di distribuzione in Italia del film d’animazione, aveva chiesto la rimozione del file ma le forze dell’ordine hanno preferito chiudere direttamente i portali di streaming video. I 27 siti hanno quindi fatto ricorso al Tribunale del Riesame di Roma che alla fine ha annullato il provvedimento, almeno per quanto riguarda Rapidgator.

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Un provvedimento esagerato

Secondo il Tribunale del Riesame il provvedimento preso dalla Polizia Postale è sproporzionato rispetto al reato contestato. “Se effettivamente la società Rapidgator offre, come dice, un servizio di Cyberlocker, il decreto oggi in esame è senz’altro di portata eccessiva rispetto al fine che intende perseguire”, si legge nell’ordinanza. La chiusura del portale ha infatti impedito a 80mila utenti italiani di raggiungere i contenuti da loro caricati legalmente.

Secondo la Corte, prima bisognerebbe richiedere la cancellazione del file coperto da copyright e poi se “risulti documentata e dimostrata l’incapacità della società ricorrente di reprimere le condotte tese a diffondere tale opera sul sito da essa gestito”, allora si può procedere al sequestro. L’iter è sancito nel Digital Millenium Copyright Act USA, a cui fanno riferimento i servizi di cyberlocking.

L’annullamento del sequestro vale solo per Rapidgator mentre permane per gli altri 26 siti incriminati, che hanno scelto una diversa linea difensiva.

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