Rackspace, l’azienda Cloud che piace a Wall Street

Il cloud computing ha radicalmente modificato l’assetto del mercato ICT. Con l’affermazione di un nuovo paradigma vengono ribaltate le regole del gioco tradizionali e player di nuova generazione iniziano a generare valore.

Nello stesso tempo, si creano spazi di crescita in segmenti non ancora presidiati dalle aziende che hanno in passato dominato i mercati globali. Sempre più capacità elaborative e di servizio vengono affidate in hosting presso strutture gestite da provider di piattaforme cloud. Servizi di posta elettronica, videoconferencing, contact centre, applicazioni di Crm e di e-procurement, sempre più componenti applicative e di servizio vengono valutate come canditati ideali per essere esternalizzati su internet, traendo vantaggio da modalità di fruizione a consumo e on-demand.

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Il messaggio dei fornitori è chiaro: lasciate a noi la gestione dell’infrastruttura, voi clienti concentratevi sul vostro business. Un modello che porta con sé opportunità di razionalizzazione degli investimenti tecnologici, con bassi investimenti di capitale e possibilità di gestire il budget in modo più flessibile coerentemente con le dinamiche di mercato.

Negli Stati Uniti più e più società sono nate sull’onda del cloud, peraltro un mercato ancora nella sua fase iniziale, le cui vere potenzialità si potranno esprime nel corso di questo decennio. L’azienda che ha fatto storia è Amazon, nota soprattutto per essere leader nel commercio elettronico, ma rivelatasi poi un eccellente provider di infrastrutture e piattaforme. Nel campo delle applicazioni una delle cloud company di riferimento è Salesforce, pioniere del Crm on demand. Ma vi sono nomi ancora poco conosciuti che hanno visto riconosciuto il proprio valore.

Tra queste Rackspace, quotata al Nasdaq, e considerata una delle società a più alte potenzialità di crescita. Una società che opera a livello globale ospitando presso propri data centre 130 mila clienti. Rackspace non è nata dal nulla, ha una storia che affonda le radici nel passato. Nata nel 1998 sull’onda delle prime sperimentazioni Isp e Asp, la società si è evoluta nel tempo per poi sposare la logica di outsourcing determinata dal cloud. Il suo CEO, Latham Napier, la racconta in questo modo: “Sebbene ci siano voluti 12 anni per raggiungere il nostro primo miliardo di dollari di fatturato crediamo che oggi lo stesso valore possa essere raggiunto in un ordine di tempo di gran lunga inferiore…. il cloud computing rappresenta la più grande opportunità tecnologica del momento. Per noi significa una prospettiva di ricavi multimiliardaria. Siamo solo agli inizi…”

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Dal 2007 a oggi la crescita è stata di una media annua del 30%. Il punto di forza di Rackspace è essere sul mercato condividendo tecnologia basata su standard di mercato, una differenza sostanziale rispetto al suo concorrente di riferimento Amazon, che viene considerato un fornitore proprietario. La piattaforma Rackpsace, denominata OpenStack, è basata su tecnologia open source e viene considerata il gioiello di famiglia. A distanza di un anno il valore dell’azione di Rackspace è quasi raddoppiato e non ha accusato gravi contraccolpi dalla recente crisi finanziaria. La febbre del cloud contagia Wall Street e Rackspace ha oggi raggiunto una capitalizzazione pari a 4,62 miliardi di dollari.