Per i test che partiranno a breve sono state studiate nuove tecniche per evitare che gli studenti copino. Intanto, i sindacati proclamano scioperi nei giorni delle prove
La tanto temuta prova Invalsi partirà il 10 maggio e riguarderà gli studenti di quinta elementare, seguiti il 14 maggio da quelli di prima media e il 16 dalle seconde superiori. I maturandi dovranno attendere il 2015 per affrontare i quesiti di italiano e matematica e con ogni probabilità anche di inglese. Per evitare che i copioni riescano nell’intento di falsare la loro prova sono stati studiati diversi sistemi.
Versioni diverse e controlli serrati
Le prove saranno redatte in 5 diverse versioni e sia le domande che le risposte multiple saranno posizionate in ordine differente a seconda del fascicolo. Inutile quindi guardare il foglio del vicino perché non solo i quesiti saranno sfalsati ma anche le possibili soluzioni. Gli osservatori, che saranno esterni, avranno il compito di vigilare sul corretto svolgimento della prova girando “costantemente” tra i banchi “per assicurarsi che gli alunni lavorino in completa autonomia, con impegno e senza fermarsi”. L’anno scorso era capitato che i quesiti fossero finiti sui social network, nonostante i cellulari fossero stati ritirati, e secondo il sito Skuola.net il 40,5% degli studenti delle superiori aveva copiato dopo poche ore dall’inizio della prova.
Scioperi
Mentre gli studenti si preparano alla prova i sindacati minacciano scioperi. La Flc-Cgil ha deciso di incrociare le braccia contro il test perché considerato inefficace. “È sbagliato partire da prove che testano l’apprendimento dell’italiano e della matematica per costruire un sistema di valutazione che è cosa complessa”, ha dichiarato il segretario generale Mimmo Pantaleo. Il sindacato ha inoltre chiesto al neo ministro dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza di diminuire il peso dell’Invalsi sul voto finale.