Pietro Mennea, il saluto dei social network

Più veloce delle Alfa di Barletta e dei campioni olimpici resterà per sempre l’uomo dei 19” e 72 di Città del Messico

Una fermata della Metro di Londra non prende il tuo nome se non sei nessuno. È quello che è successo giusto un anno fa a Pietro Mennea quando la stazione di Kensigton High, una tra le 361 fermate “rinominate”, prese il suo nome in occasione delle Olimpiadi di Londra. Si è spento stamattina all’età di 61 anni a causa di una grave malattia e il popolo del web ha subito reso il suo omaggio.

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L’omaggio di Twitter

Come spesso accade è Twitter a dare l’annuncio della morte dell’ex-campione olimpico, il cui record del mondo dei 200 metri resistette per 17 lunghi anni. “Sport italiano in lutto, è morto Pietro Mennea. Nel pomeriggio camera ardente al CONI” – si legge sull’account ufficiale @Coninews alle 10:47 di stamane. Subito dietro i ricordi di campioni dello sport come Alessandro Del Piero e Gianluigi Buffon: “Indimenticabile per tutti noi – scrive Buffon su Twitter – sarà quel 19” e 72 di Città del Messico”. Spulciando tra i risultati di WhoTalking, che restituisce tutti i post dei social media correlati a un termine – si fa presto a leggere altri commenti illustri come quello di Enrico Mentana: “Addio Pietro Mennea, campione immenso, quella notte a Città del Messico resta nella storia dello sport, un record del mondo durato una vita” e del giornalista Roberto Rao: “Mennea dimostrò al mondo che perfino quando esci per ultimo dalla curva puoi superare tutti e vincere, se non molli”.

Più veloce di un’automobile

Si racconta che un giorno in California incontrò il campione di pugilato Muhammad Ali. Quando gli presentarono il minuto italiano come “l’uomo più veloce del mondo” Cassius Clay lo guardò e sorpreso disse: “Ma tu sei bianco”. E lui: “Sì, ma sono nero dentro”. In barba ai moderni cyber e robot, Mennea in giovane età era solito sfidare i ragazzini del suo quartiere di Barletta che a bordo delle loro Alfa Romeo non riuscivano quasi a tenerli testa visto che in velocità Mennea le superava tutte; divenne con il tempo la “Freccia del Sud” molto prima degli attuali treni superveloci. Chiudiamo ricordando i primati personali di Pietro Mennea, un esempio sportivo e umano da seguire e insegnare ai più giovani:

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Gara – Risultato – Luogo – Data

100m, 10.01, Ciudad de México (MEX), 04.09.1979

100m, 9.99, Bari (ITA) 13.09.1978

150m, 14.8, Cassino (ITA) 02.09.1979

200m, 19.72, Ciudad de México (MEX) 12.09.1979

200m indoor, 20.74, Genova (ITA) 13.02.1983

300m, 32.23, Rieti (ITA), 21.07.1979

300m indoor 32.84, Milano (ITA), 04.03.1978

400m, 45.87, Formia (ITA), 15.05.1977

400m indoor, 46.51, Milano (ITA), 12.03.1978

4x100m, 38.37, Helsinki (FIN), 10.08.1983

4x200m, 1:21.10, Cagliari (ITA), 29.09.1983

4x400m, 3:03.21, Atene (GRE), 11.09.1982