L’industria del personal computer continua essere rinvigorita dall’acquisto di netbook, ovvero computer ultraportatili con schermo da 10 pollici, o addirittura inferiori, pensati primariamente per un accesso alla rete e un utilizzo di funzioni basic.
Tipicamente in vendita a un prezzo medio di 250-300 euro negli ultimi due anni hanno conosciuto un apprezzamento generale da parte del pubblico. Nell’ultimo trimestre 2009 se ne sono venduti circa 12 milioni a livello mondiale mentre le stime accreditano un vendita complessiva nell’anno pari a circa 30 milioni.
Se si pensa che, sempre nell’ultimo trimestre, il numero totale di Pc (dato comprensivo di tutte le categorie portable e desktop) è stato di 86 milioni di unità (dati Idc), il netbook rappresenta il 13% delle vendite.
Ma la sorpresa, secondo quanto indicato dagli analisti, arriva dall’interesse sollevato dalle nuove categorie di notebook di dimensioni superiori allo standard che hanno conosciuto nell’anno una crescita del 35%. E’ questo il segmento che in questo momento segna la crescita più consistente.
Le vendite di netbook, affermano gli analisti, si sono invece stabilizzate intorno a tassi di crescita con variazioni comprese tra il 12 e il 18 per cento a seconda delle aree geografiche di riferimento.
In virtù di questa nuova tendenza, che vede un crescente apprezzamento dei portatili con funzioni più sofisticate dei netbook, immessi sul mercato a prezzi tendenzialmente decrescenti rispetto all’offerta più tradizionale c’è chi afferma che, presto, la consistenza del volume dei netbook inizierà a ridursi; basta aggiungere 150 dollari al prezzo medio di un netbook e ci si trova in una categoria tecnologica di gran lunga superiore.
La grandezza dello schermo e le dimensioni della tastiera sono le caratteristiche che tendono a privilegiare i portatili di nuova generazione. Se il differenziale di prezzo tenderà a comprimersi ulteriormente è facile che la quota di vendita netbook possa essere cannibalizzata dai nuovi modelli portatili. Tuttavia non mancano opinioni discordanti.
Paul Otellini, chief executive di Intel, ritiene, per esempio, che il segmento netbook così come altre categorie ultraportatili, vedi tablet Pc continueranno a essere alimentate dalla necessità o desiderio di disporre di un dispositivo complementare e non alternativo o sostitutivo rispetto ai più convenzionali portatili.