Il tema verrà dibattuto durante la terza edizione dell’European Open Source and Free Software Law Event (EOLE), che si terrà a Torino il 29 e 30 novembre 2010
Il software libero può diventare un motore di sviluppo delle economie locali e di creazione di nuovi posti di lavoro, in quanto sposta gli investimenti dall’acquisto di una licenza alla creazione di valore aggiunto sotto forma sia di sviluppo del software stesso sia di installazione, personalizzazione e supporto agli utenti. E’ questo uno dei temi che verranno dibattuti nei due giorni dell’European Open Source and Free Software Law Event (EOLE), che si terrà a Torino il 29 e il 30 novembre 2010.
“L’uso del software libero nella pubblica amministrazione rappresenta una grande opportunità anche a livello economico – nazionale e locale – perché trasferisce gli investimenti dalle multinazionali del software, che molto spesso fanno in modo che gli utili vengano concentrati nei Paesi con un regime fiscale più vantaggioso, come l’Irlanda, alle software house italiane che operano a livello locale, con una riduzione significativa del costo, ma con lo stesso livello di funzioni e qualità”, ha affermato Marco Ciurcina, coordinatore del convegno.
Quindi, l’adozione del software libero permette di dirottare una parte del budget dedicato all’acquisto di licenze software in direzione di altri progetti innovativi, e può diventare la chiave per uno sviluppo dell’economia locale e di una nuova industria italiana del software.
EOLE 2010, indirizzato ad avvocati, amministratori pubblici e decisori d’acquisto, aziende e individui interessati al tema del software libero, è ospitato dalla Regione Piemonte.