Joint Venture tra fornitori di contenuti e aziende di Information Technology. Non è certo una novità, ma un fenomeno che è ormai diventato pratica consuetudine in un mondo in cui ciascuna singola componente diventa parte essenziale per cogliere le opportunità di un potenziale e profittevole sviluppo. Oggi è il turno di Microsoft che ha investito 605 milioni di dollari in Barnes & Noble, prestigiosa e storica catena di librerie americana. L’intento è dare impulso al business dell’e-book nel quale Barnes & Noble è presente con il proprio Nook, lettore elettronico che si confronta direttamente con i prodotti e servizi che sono stat creati in questi ultimi anni da Amazon.
I 605 milioni di dollari corrispondono al 17,5% del valore della nuova subsidiary che dovrà occuparsi della commercializzazione dei lettori elettronici.
Un’ennesima mossa da parte di Microsoft che serve a differenziare e diversificare le attività core legate primariamente al business di Windows e Office. Ma, come ricorda il Wall Street Journal, le iniziative messe a punto in questi ultimi anni dall’azienda di Steve Ballmer, iniziative tese a creare nuovo valore in aree di mercato contigue al business tradizionale di Microsoft, non hanno portato, quanto meno finora, a grandi risultati. Si ricorda, per esempio, la partnership con Nokia nel settore mobile – un’azienda, quest’ultima, che si trova oggi a fronteggiare la più pesante crisi della sua storia – così come l’alleanza con Yahoo! intrapresa nel tentativo di rendere più incisiva ed efficace l’attività advertising legata al business Bing nell’ambito dei motori di ricerca. E poi ancora l’acquisizione di Skype per un valore di 8,5 miliardi di dollari. Tutte operazioni, afferma il WSJ, che non hanno ancora prodotto risultati esaltanti.
Ma Microsoft non ha alternative, deve investire e creare spazi per una crescita esterna al proprio core business. Per quanto riguarda quest’ultima operazione significa mettere le basi per creare e-book basati su propria tecnologia, a differenza dell’attuale lettore Barnes & Noble, basato su piattaforma Google Android. Ma al di là degli aspetti puramente tecnologici il patto con Barnes & Noble da la possibilità a Microsoft di valorizzare la propria presenza attraverso i 641 punti vendita posseduti dall’editore.
Un’operazione, infine, che da una parte soccorre Barnes & Noble, le cui performance economico-finanziarie nell’ambito del business digitale, sono sempre più contrastate dall’avanzata di Amazon che si stima detenga il 60% del mercato e-book americano, mentre la quota di Barnes & Noble viene accreditata in una percentuale di circa il 27%.