Il commissario Ue per l’Agenda Digitale ribadisce la sua approvazione a servizi diversificati sulla Rete. La Kroes è convinta che spetti al consumatore scegliere quale provider gli è più conveniente ma quest’ultimo deve garantirgli il massimo della trasparenza
Il commissario Ue per l’Agenda Digitale, Neelie Kroes, è tornata a parlare della Net Neutrality sulle pagine del quotidiano francese Liberation. Dopo il caso dell’operatore di telecomunicazioni Free, che in Francia ha bloccato i banner pubblicitari, la Kroes si è detta favorevole a servizi diversificati se i provider presentano chiaramente i termini dei contratti.
La scelta spetta all’utente ma ci deve essere trasparenza
Il commissario Ue è favorevole ad offerte internet “limitate, più differenziate, a un prezzo più conveniente”. “I consumatori devono poter scegliere in maniera attiva il tipo di abbonamento che stanno sottoscrivendo” e i provider devono necessariamente specificare in maniera chiara e trasparente quali sono i termini del contratto che andranno a stipulare con l’utente. Deve essere ad esempio ben chiara la velocità effettiva della connessione e tutte le limitazioni eventualmente imposte al traffico. Inoltre l’utente deve essere in grado di passare ad un’offerta completa senza restrizioni.
Per un servizio gratuito la pubblicità è necessaria
La Kroes è anche intervenuta in merito alla pubblicità in Rete e al suo utilizzo. Il Commissario Ue ha sottolineato come spetti all’utente decidere se vuole o meno utilizzare i cookies o accettare di essere tracciato nei suoi movimenti. “La maggior delle persone vorrebbe poter scegliere se ricevere o meno della pubblicità parallelamente ai contenuti o ai servizi online, ma sia i consumatori che le web company non vogliono lasciare questa scelta nelle mani di oscuri parametri prestabiliti”.
Allo stesso modo, spesso per avere servizi gratuitamente la pubblicità diventa un male necessario. “La rete, i contenuti, l’accesso a internet devono pur essere finanziati da qualcuno. Diversi piccoli operatori esistono proprio grazie a modelli pubblicitari innovativi”, ha spiegato la Kroes. In merito allo specifico caso che ha riguardato Free, il Commissario Ue si è detta contraria alla decisione unilaterale dell’azienda francese perché “contraria a interessi pubblici sensibili” ma ha sottolineato come le società che operano in Rete devono creare servizi differenziati a seconda dei gusti dell’utente. “Tuttavia, se gli sforzi collettivi non dovessero produrre risultati chiari che possano essere efficacemente applicati e sottoposti a valutazione, l’autorità pubblica deve riservarsi il diritto di intervenire”, ha concluso la Kroes.