Mind the Bridge: l’innovazione italiana passa da qui

Dopo il primo evento TechCrunch in Italia la Fondazione Mind the Bridge si prepara per il Venture Camp 2012. Delle oltre 20 startup impegnate a Trento per il Bootcamp solo una ristretta selezione sarà ammessa all’ormai tradizionale appuntamento milanese. Per le migliori 5 idee italiane la possibilità di ricevere un primo finanziamento diretto – 65mila dollari – da parte della stessa fondazione

Con il primo evento TechCrunch italiano di oggi, realizzato in partnership con Populis, l’appuntamento con l’innovazione non si ferma. Anzi, con Mind the Bridge accelera: con il Bootcamp (28-30 settembre), il Venture Camp (26-27 ottobre) e la finale Seed Quest 2012 (primavera 2013 in Silicon Valley).

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BOOTCAMP (Trento, 28-30 settembre)

A partire da domani e fino al 30 settembre, infatti, oltre 20 startup saranno impegnate a Trento con il MtB Bootcamp, ospitato negli EIT ICT Labs (Istituto europeo di innovazione e tecnologia) gestiti da Trento Rise. Il MtB Bootcamp è una tre-giorni durante la quale startup selezionate avranno l’opportunità di ricevere one-to-one mentorship grazie al team di Mind the Bridge, integrato con esperti provenienti da tutto il mondo (Charles Versaggi e James Roberts dalla California, Evan Nisselson da New York, Antti Aarnio dalla Finlandia, Florent Mérian dalla Francia, solo per citarne alcuni). Questi tutor d’eccezione forniranno alle startup feedback e consigli su come migliorare la capacità di comunicazione, valorizzare i punti di forza e di debolezza del pitch e soprattutto affinare il business plan. Solo circa 15 progetti saranno ammessi al Venture Camp di Milano, a fine ottobre.

VENTURE CAMP (Milano, 26-27 ottobre)

“Trip to Silicon Valley and back”. Si tratta del consueto appuntamento internazionale con l’innovazione durante il quale vengono presentate le iniziative di maggior successo che interessano l’Italia, la Silicon Valley e il mondo. Un’occasione unica per ascoltare la storia dei migliori casi di successo italiani nel mondo dalla viva voce dei loro protagonisti, per confrontarsi con modelli e casi di successo a livello internazionale, per conoscere i finalisti della Seed Quest 2012 e seguire i loro pitch. Ma anche per fare networking sia con imprenditori in erba che con potenziali investitori e mentori.

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Tra gli ospiti attesi a Milano, il 26 e il 27 ottobre – e solo per citarne alcuni – investitori internazionali come Jon Bradford (Springboard Cambridge and London), Eoghan Jennings (Startupbootcamp Dublin), Sitar Teli (Connect Ventures), Erik W. Jansen (Senja Holdings), Nick Heller (Google) ma anche i nuovi golden boy italiani Vito Lomele (Jobrapido), Max Ciccotosto (Wishpot), Andrea Vaccari (Glancee, Facebook), Marco Palladino (Mashape), Elena Favilli (Timbuktu), Guk Kim (Cibando) oltre a Fernando Napolitano, Ivan Farneti, Giovanni Perissinotto, Francesco Starace, Gaetano Marzotto e Marina Salamon.

Un imperdibile evento di ispirazione ma anche un importante momento di selezione. In occasione del Venture Camp verranno infatti scelti i cinque migliori progetti che saranno messi nelle condizioni di fare il salto di qualità: per loro 3 mesi di incubazione nel GYM di Mind the Bridge a San Francisco (a contatto con prestigiosi mentor e inseriti in un intenso programma di networking con focus la Silicon Valley) e soprattutto la possibilità di ottenere fin da subito un primo finanziamento diretto – fino a 65mila euro ciascuna – da parte della stessa Fondazione Mind the Bridge.

 “Quest’anno abbiamo fatto un ulteriore passo avanti – segnala Alberto Onetti, Chairman di Mind the Bridge – . L’esperienza degli anni precedenti ci aveva insegnato che un periodo di lavoro in Silicon Valley può veramente consentire a una startup di fare il salto di qualità. Tuttavia chiedere a un’azienda di trasferirsi per tre mesi al di là dell’Oceano è un impegno importante che necessita di un supporto economico. Di qui l’idea di dare, attraverso il nostro fondo appena costituito, una dotazione di capitale che supporti le startup in questa fase. Da quest’anno quindi investiamo nei migliori talenti italiani per creare casi di successo“.

“Mai come oggi l’Italia è pronta a fare il grande salto – aggiunge Marco Marinucci, Executive Director di Mind the Bridge – . Negli ultimi mesi abbiamo registrato un numero crescente di casi italiani di successo che hanno attirato l’attenzione internazionale non solo su di sé ma sull’intero ecosistema startup italiano. Lo sbarco di TechCrunch in Italia ne è un esempio e alcuni di questi protagonisti saranno nostri ospiti al Venture Camp del 26-27 ottobre. Ora c’è da proseguire in questa direzione, lavorando sia sulla qualità che sulla quantità delle startup italiane”.

STARTUP SCHOOL

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La Scuola è ospitata nell’incubatore GYM di Mind the Bridge a One Market Plaza (San Francisco). La formazione imprenditoriale è l’elemento chiave del programma della Scuola che offre sia lezioni teoriche che moduli di apprendimento sperimentale, per trasformare le idee in iniziative meritevoli di supporto finanziario. Suddivisi in startup team, i partecipanti seguono corsi di base e apprendono i principali skill imprenditoriali, partecipano a eventi di networking e fanno visita alle icone della Silicon Valley come Google, Stanford University, UC Berkeley e il Plug and Play Tech Center. Ma l’aspetto più importante è vivere insieme a tutte le altre start-up incubate a One Market, poiché la Scuola comprende anche ore extra con loro dedicate al business planning.Per partecipare alla Scuola occorre inviare una e-mail all’indirizzo startupschool@mindthebridge.org allegando il proprio curriculum vitae, una lettera motivazionale e l’eventuale progetto imprenditoriale, cui farà seguito l’invito a un colloquio e un breve test online per l’accertamento della lingua inglese. Alla scuola possono fare domanda studenti, laureati, ingegneri, ricercatori e, naturalmente, aspiranti imprenditori. Ogni anno sono previste più sessioni di 3 settimane ciascuna.

Per maggiori informazioni sul programma della Scuola www.school.mindthebridge.org