Microsoft accusa Google di raggirare i consumatori nella sua sezione Shopping favorendo i venditori che pagano invece di quelli che offrono prezzi più bassi
Non è un bel periodo per Google che si vede attaccata da più parti. Nonostante Mountain View si sia espressa a favore della libertà della Rete, ora anche Microsoft lancia accuse di fuoco: “Non difendono gli interessi del consumatore, si comportano come il vecchio Ebenezer Scrooge (l’avaro personaggio di “Canto di Natale” di Dikens)”.
Lo Shopping Google è disonesto
Dopo l’accusa di evadere le tasse in Italia e in altri Paesi europei e di aver spiato gli utenti tramite Safari, con conseguente multa da 22,5 milioni di dollari, ora questa. Microsoft afferma che la sezione Shopping del motore di ricerca di Mountain View, dove si possono confrontare i prezzi e trovare gli acquisti adeguati alle proprie tasche, serva solo a raggirare gli e-shopper.
Don’t be scroogled
Sul sito Scroogled, creato appositamente per lanciare questa accusa, Microsoft incita gli utenti a “non farsi fregare” in inglese “Don’t be scroogled”. L’azienda di Bill Gates afferma che attraverso il sistema “pay-per-rank”, Google mostra nelle prime posizioni gli articoli dei produttori che hanno pagato una cifra maggiore per pubblicizzarli, e non quelli oggettivamente migliori e più economici per i consumatori. Successivamente Microsoft invita a utilizzare Bing per una ricerca più onesta.