Secondo Bloomberg l’azienda di Redmond punterebbe a chiudere la via a Windows Phone “estranei” mettendo i partner con le spalle al muro
In origine sarebbero dovuti essere dei “fiori nei cannoni”, ma concedeteci la forzatura in ambito tecnologico, anche perchè il diktat sembra lo stesso. Con l’acquisizione della parte dedita ai cellulari di Nokia, Microsoft sta sollevando non pochi interrogativi su quali saranno le sue prossime mosse in quanto a smartphone e tablet. Redmond avrà un bel po’ da fare non solo nei confronti degli attuali Lumia ma anche verso quei partner, come Samsung e HTC, che hanno in carrello alcuni modelli dotati di Windows Phone.
L’eterna sfida Microsoft vs Open Source
Secondo un rapporto di Bloomberg News, il gigante di Redmond avrebbe chiesto ad HTC, durante il mese di settembre, di installare Windows Phone anche su altri terminali della propria linea, originariamente con Android. La scelta non sarebbe stata perentoria ma un’opzione “alternativa”, più che altro per “tagliare o eliminare” del tutto gli attuali accordi di licenza tra i due.
Una poltrona per due
Le discussioni sono appena cominciate e al momento non è possibile dire come andranno a finire e se, ipotesi molto reale, sarà possibile vedere sia Android che Windows Phone in esecuzione su un terminale HTC, magari in modalità dual boot (avete presente Hackintosh?). Dal canto suo Microsoft vorrebbe restringere il campo di concessione di licenze a terzi, soprattutto da quando comincerà a vendere i propri terminali; di contro la fetta Windows Phone di HTC è davvero ridotta e non è detto che la taiwanese decida di abbandonare del tutto la produzione di altri smartphone con sistema operativo Windows.