Mega sotto assedio: cybercriminali e major unite

Mentre i laboratori di GFI Software scoprono che Mega è già diventato preda dei cybercriminali, PayPal, Microsoft, YouTube e altri fanno fronte comune boicottando il nuovo progetto di Kim Dotcom

Mega, il cloud storage di Kim Dotcom che conta già un milione di utenti, è stato colpito dai criminali informatici. Il sito, afferma GFI Software, “è stato usato come esca per truffare gli utenti alla ricerca di download gratuiti”.

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Un esempio

Una delle truffe messe in atto dai malviventi della Rete riguarda un video caricato su YouTube, che prometteva di poter “cercare e scaricare file da Mega gratuitamente”, come il Mega Search che spopola sul web. Il video reindirizzava l’utente a una pagina pubblicitaria e cliccando l’opzione per ignorare lo spot portava a “una pagina in tutto e per tutto simile a un blog di Mega, contenente un tasto per accedere gratuitamente ai file. Una volta entrato in questa ‘sala degli specchi’- spiega GFI Software – l’utente era in trappola e gli unici a trarne vantaggio erano i cybercriminali che, ricordiamo, guadagnano da ciascun reindirizzo. Naturalmente, non esisteva alcuna possibilità di scaricare materiale gratuito come promesso”.

PayPal contro Mega

StopFileLockers, nella persona del fondatore Robert King, ha segnalato a PayPal le presunte violazioni di copyright su Mega. L’azienda di San Jose si è vista quindi costretta a sospendere il servizio di pagamento verso i rivenditori del sito di cloud storage targato Dotcom. “È stato ampiamente pubblicizzata la necessità, per i siti di file sharing, di ottenere un’approvazione preventiva prima di poter utilizzare PayPal per i pagamenti. Sebbene non possiamo pagare per PayPal, immaginiamo che PayPal abbia semplicemente applicato i propri standard a tutti i siti di file sharing, compresi Mega e i suoi rivenditori”, ha spiegato King.

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Problemi anche con la musica

Anche la GEMA, il corrispettivo tedesco della SIAE, ha pensato di mettere i bastoni fra le ruote a Dotcom. Il video della presentazione di Mega era stato caricato su Youtube, salvo essere poi rimosso su richiesta della GEMA per violazione dei diritti d’autore relativi alla musica suonata durante l’evento. Dotcom si è quindi rivolto al servizio di file sharing affermando che tutte le canzoni utilizzate nel corso della presentazione appartengono a lui e che l’artista chiamato a cantarle dal vivo ha concesso la propria autorizzazione alla pubblicazione. YouTube pare abbia creduto alle parole di Dotcom visto che il video è ora tornato disponibile.

“Non usate Hotmail per la registrazione”

Continuano anche i problemi di registrazione su Mega con account Hotmail o Outlook.com. Pare che i servizi anti-spam di Microsoft non permettano di ricevere le e-mail di conferma dell’avvenuta iscrizione. Dotcom ha consigliato su Twitter di non utilizzare i servizi di Redmond per la registrazione e ha anche promesso che presto il problema sarà risolto.