L’analisi di una roccia prelevata da Curiosity in un antico alveo di un fiume ha confermato che in passato Marte era in grado di sostenere la vita
Superati i problemi tecnici al computer A, Curiosity ha ripreso il suo lavoro di esplorazione della superficie di Marte. La NASA, che è sotto attacco hacker da circa due anni, aveva in precedenza dichiarato di non aver trovato le “molecole della vita” sul Pianeta Rosso, ma ora forse dovrà ricredersi. Dopo la perforazione del suolo da parte della sonda, sembra siano stati trovati in una roccia gli elementi base che costituiscono gli organismi sulla Terra. Questo significa che almeno in passato Marte avrebbe potuto sostenere la vita.
Marte in passato era vivibile
Attraverso l’analisi effettuata dal Sample Analysis at Mars (Sam) e dal Chemistry and Mineralogy (CheMin) sul campione di roccia marziana prelevato da Curiosity in quello che doveva essere un letto di un fiume, né troppo acido né troppo ossidante, sono stati trovati gli elementi che sulla Terra costituiscono la vita: zolfo, azoto, idrogeno, ossigeno, fosforo e carbonio. “Abbinamenti come solfati e solfuri – ha affermato Paul Mahaffy responsabile di Sam – indicano una possibile fonte di energia chimica per i microrganismi”.
“Una questione fondamentale per questa missione è se Marte ha mai avuto un ambiente abitabile.”- ha spiegato Michael Meyer della NASA – “Da quello che sappiamo ora la risposta è sì”.