L’Ue ha inviato un documento all’AGCOM in cui descrive tutte le sue perplessità riguardo le nuove regole adottate dall’Autorità italiana
Le nuove regole stilate dall’AGCOM in materia di pirateria, osteggiate da larga parte dell’opinione pubblica, hanno attirato l’interesse anche dell’Unione Europea. Il 12 dicembre, quando il regolamento era ancora in attesa di approvazione, l’Ue ha inviato una lettera all’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni in cui esprimeva tutte le sue perplessità.
Le perplessità dell’Unione Europea
L’Ue, che ha dato un ultimatum a Google riguardo la questione delle ricerche, ha sottolineato come le definizioni date dall’AGCOM di “uploader”, “lavoro digitale” e “gestore del sito” risultassero troppo vaghe. Inoltre, nel documento vengono chiesti chiarimenti sulla normativa sull’oscuramento dei portali, ritenuta illegittima quando la sua attuazione rende inaccessibile agli utenti anche i file non piratati. In sostanza, l’Ue accusa l’AGCOM di aver assunto poteri che solitamente vengono detenuti esclusivamente dai tribunali, come nel caso Rapidgator.
“La Commissione ha in effetti delle domande e dei dettagli da verificare – ha spiegato Michel Barnier, Commissario europeo per il Mercato Interno ed i Servizi – e continua a lavorare con le autorità italiane”.