Lo scioglimento dei ghiacci perenni libererà il metano in essi contenuti. L’impatto economico del fenomeno sarebbe quasi pari all’intera economia globale del 2012
Molti vedono nello scioglimento dei ghiaccia artici un affare. La scomparsa dello strato di acqua congelata che ricopre il Polo Nord significa infatti nuove rotte commerciali e risorse energetiche da estrarre con facilità. I ricercatori Gail Whiteman, dell’Erasmus University, Chris Hope e Peter Wadhams, di Cambridge, non sono però dello stesso parere.
La scomparsa del Polo costerà come il Pil globale del 2012
In un articolo pubblicato su Nature gli scienziati lanciano l’allarme. Lo scioglimento dei ghiacci perenni (permafrost) libererà tutto il metano in essi contenuti. I ricercatori hanno stimato che in 10 anni saranno immesse nell’atmosfera 50 miliardi di tonnellate di gas naturale che provocheranno nell’arco di 15-35 anni un aumento della temperatura di almeno 2 gradi, senza considerare il fatto che la metà delle specie di piante e animali saranno già estinte. In termini monetari il fenomeno costerà ben 60mila miliardi di dollari, quasi come l’intero Prodotto Interno Lordo mondiale nel 2012 pari a 70mila miliardi di dollari.
Per quanto riguarda il Polo Sud, invece, pare che l’aumento dei gas serra ne favorisca la crescita.