Una guida strategica per top manager che devono affrontare la rivoluzione del web 2.0. E’ il libro di Minghetti per Egea, che sarà presentato sabato 18 maggio al Salone del libro di Torino
Le imprese devono rivedere politiche e prassi di comunicazione, formazione, gestione interna e relazione con il territorio e gli stakeholder. In una parola, le imprese devono rivedere la propria strategia e cultura di impresa alla luce della rivoluzione portata dal web 2.0. Questa è la premessa che si legge in “Intelligenza collaborativa. Verso la social organization” (Egea 2013, 256 pagg., 30 euro, 17,99 e-pub) il nuovo libro di Marco Minghetti, in cui l’autore afferma che il modello gestionale che predomina nella maggior parte delle organizzazioni risale ai primi anni del ventesimo secolo, in cui il potere scende dall’alto in basso, in cui le strategie sono definite da un vertice ristretto, e gli obiettivi sono assegnati e non scelti.
“Prima del web era difficile immaginare alternative a questa ortodossia manageriale” scrive Minghetti,”ma Internet ha determinato l’esplosione di nuove forme di vita organizzativa, in cui il coordinamento si ottiene senza centralizzazione, il potere sta nelle capacità e non nei ruoli, la conoscenza condivisa trionfa sull’autoritarismo”.
“A mio avviso” continua l’autore, “il riferimento più adatto per adeguare le imprese al cambiamento è la social organization, intesa come un nuovo modo di fare impesa che consente ad un vasto numero di persone di lavorare collettivamente valorizzando le singole riserve di competenza, talento, creatività ed energia”.
Il volume, accompagnato dalle testimonianze di top manager italiani appartenenti a diversi settori di business, descrive le varie fasi della trasformazione organizzativa a livello strategico. Fornisceinfatti una guida strategica per affrontare il cambiamento derivante dall’utilizzo dei social media e dai processi di collaborazione emergenti dal basso: una sfida culturale, organizzativa, strategica prima che tecnologica, che coinvolge Ceo, direttori Hr e Ict manager e via via tutti coloro che – con livelli di responsabilità diversi – si muovono dentro e fuori le organizzazioni.
Il libro è strutturato in tre parti. Nella prima vengono descritte le cinque fasi necessarie per realizzare la trasformazione organizzativa a livello strategico. La seconda parte è dedicata a indicare come deve cambiare la funzione risorse umane per adeguare politiche e processi di gestione e sviluppo alle logiche del lavoro collaborativo. Nella terza, Minghetti, infine, si addentra nei principi e nei valori chiave attorno ai quali edificare i nuovi comportamenti diffusi, le nuove competenze e i nuovi stili di leadership 2.0.
Minghetti, in ultimo, prospetta delle linee d’azione utili e che richiamano amministratori e direttori del personale ad un atto di coraggio: quella di perdere definitivamente il controllo della propria organizzazione, sapendone però conservare la guida.
Sabato 18 maggio alle ore 12,30 Marco Minghetti e Stefano Saladino presenteranno il libro presso lo Spazio book to the future al Salone internazionale del libro di Torino.
Marco Minghetti è direttore generale di Hitrea-Hidden Treasure e direttore scientifico per il Management 2.0 presso Gso Company. Docente di Humanistic Management presso l’Università di Pavia, giornalista e blogger per Nova100-Il Sole 24 Ore, ha alle spalle una carriera manageriale ventennale: è stato direttore Social Media in Fondazione Italiana Accenture (2009-2011), direttore della Scuola di formazione internazionale del Gruppo Eni (2005-2008), responsabile della comunicazione corporate Eni (2000-2005).
È autore di numerose pubblicazioni fra cui L’impresa shakespeariana (con illustrazioni di Milo Manara, 2002), Le nuove frontiere della cultura d’impresa. Manifesto dello Humanistic Management (2004), Nulla due volte. Il management attraverso la poesia di Wislawa Szymborska (2006), Le Aziende In-Visibili (2008).