Liberare l’energia dell’innovazione

Le radici culturali di Eni: «Stimolare, liberare e condividere le energie creative alla base dell’innovazione in tutte le attività aziendali»

Gianluigi Castelli, executive vice president ICT di Eni, è un manager che ben interpreta l’evoluzione del ruolo del CIO nell’aziende. Per Gianluigi Castelli – “CIO of the Year” per l’area EMEA agli Oracle Excellence Awards 2013, la capacità dell’ICT di ripensare il ruolo dei CIO per rispondere alle aspettative di competitività, efficienza, incisività sulle attività di business dipende da molti fattori: «Fattori di processo, di metodo, di tecnologia, di soluzioni e – soprattutto – di competenze e di attitudini».

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Il percorso di trasformazione dell’ICT di Eni si sta snodando attraverso tutte le componenti della capacità di erogazione di un servizio di qualità: «L’avanzatissimo Data Center è il contenitore di un’infrastruttura tecnologica omogenea e linearmente scalabile, che – a sua volta ospita – un portafoglio applicativo totalmente ammodernato e razionalizzato, che viene gestito attraverso un modello operativo originale e dinamico. Rispetto alla prassi acquisita, il team operativo è stato riportato all’interno delle competenze distintive aziendali. L’attuazione di un tale piano di trasformazione ha richiesto grande intelligenza collettiva potenziata da un ambiente stimolante, aperto e collaborativo». Per Castelli, l’aver creato questo contesto è il più grande risultato, reso possibile dalle stesse radici culturali di Eni: «Stimolare, liberare e condividere le energie creative è la base dell’innovazione in tutte le attività aziendali».

 

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