Angela Merkel è decisa: “Serve un web sottratto dal controllo degli USA”. Cosa si può fare
Inammissibile la rete di intercettazioni della NSA che hanno coinvolto, in prima persona, alti funzionari e politici europei. Anche volendo essere filantropi, è ben chiaro che la tesi per cui gli USA non dovrebbero spiarci nasce, in gran parte, da qui. Quando Angela Merkel ha saputo di essere stata spiata dall’altro capo dell’Oceano avrà pensato alla necessità di riformare il sistema di privacy dei cittadini continentali, permettendo che la mole di informazioni prodotta ogni giorno sul web diventi disponibile solo in veri casi di interesse terroristico.
Staccare i fili con Obama
Bypassare gli Stati Uniti non è di certo semplice. Molte dei big della rete risiedono sul suolo americano e, seppur esistano server e infrastrutture dislocate anche in Europa, il fatto che le agenzie di sicurezza possano accedervi “fisicamente” è preoccupante. A questo punto potrebbe delinearsi all’orizzonte un panorama in cui la stessa Europa potrebbe mettere in piedi un “internet parallelo”, inteso non tanto in senso globale ma specifico, con servizi email, browsing e cloud interamente hostati in Europa e sottoposti quindi al rigido controllo dell’Unione o meglio da soggetti terzi, anche privati.