Sembrava impossibile ma grazie alle prime compagnie interstellari il primo viaggio “civile” sulla Luna potrebbe essere distante solo quattro anni
Nel 2017 si dovrebbe poter viaggiare nello spazio per circa 100 mila euro, non esattamente il costo di un biglietto aereo ma un prezzo che, secondo molti, dovrebbe scendere grazie all’aumento della concorrenza nel campo dei “vettori spaziali”. Il dato è il risultato di una serie di progetti spaziali che mettono assieme i costi previsti per tutte le attrezzature necessarie per una crociera oltre le stelle. La maggior parte delle persone non avranno di certo quella cifra in tasca ma, secondo siti come Tech Radar, il ricorso al crowdfunding e gli investimenti privati nel settore, potrebbero far scattare una guerra ai prezzi, per restare in tema una “Star Wars” al ribasso verso il low cost interstellare.
Un autostop verso le stelle
L’esplorazione dello spazio è sempre stata, quasi esclusivamente, di competenza dei governi. Dal 1950 mai nessun civile ha mai pensato di poter varcare i confini della Terra sia per i costi eccessivi che per un evidente blocco burocratico. Vi è tuttavia la possibilità che le frontiere vengano aperte presto, sia come costoso tour organizzato da agenzie specifiche sia come nuova autostrada alle navicelle private. Non a caso c’è chi, come la Virgin Galactic e il Rocketplane Lynx della XCOR Aerospace, hanno già messo in moto le proprie strategie commerciali per accaparrarsi i primi turisti dello Spazio. Addirittura ci sono in giro già i primi prezzi: 232 mila euro per una corsa di andata e ritorno con la Virgin (dove si spera vengano messe a disposizione tutte le attrezzature necessarie tra cui tuta, ossigeno, scarponi, ecc…) e quasi 750 mila euro per affittare la navicella per un giorno con ingombro massimo di cinque persone.