Mercoledì sera si è svolto su RAI Uno il confronto televisivo tra Pierluigi Bersani e Matteo Renzi, i due candidati leader emersi dal primo turno delle primarie del Centrosinistra. Analizziamo la diretta cinguettante svoltasi sotto l’hashtag #1csx2
Illustri Manager Digitali il 28 novembre, i cinguettii su Twitter sono stati dominati dal tanto atteso confronto televisivo tra Pierluigi Bersani e Matteo Renzi ospitato dall’ammiraglia di Casa RAI.
Dopo domenica 25 si attendeva con trepidazione lo scontro diretto tra i due sfidanti, chiedendosi se ci sarebbero state le scintille salottiere alla Porta a Porta, la riproposizione del format pop alla X-Factor utilizzato da Sky alla prima tornata delle primarie, o qualche soporifera Tribuna Elettorale da Prima Repubblica.
Ma si sa ormai la televisione è strettamente integrata coi social network, specie con Twitter, così gli staff dei due sfidanti hanno creato molto engagement sul social network cinguettante.
La comunicazione più performante (almeno sui social) è stata quella di Matteo Renzi, che ha visto, dopo il primo turno delle Primarie, i propri follower incrementarsi in misura dei 2.000-5.000 giornalieri, mentre Pierluigi Bersani (a parte domenica in cui è cresciuto di 1.500 unità) ha registrato il consueto trend di 200 nuovi follower giornalieri.
Il confronto ha destato notevole interesse su Twitter ed ha sviluppato un volume di conversazioni notevole, ma non massivo come quello del primo round televisivo svoltosi su SKY con Tabacci, Puppato e Vendola.
Gli hashtag maggiormente utilizzati sono stati #csxrai e soprattutto il calcistico #1csx2, il quale ha registrato oltre 50.000 tweet nell’arco delle due ore di trasmissione.
L’analisi della cloud dei termini maggiormente utilizzati con l’hashtag #1csx2 rivela come siano particolarmente presenti anche parole in lingua inglese, evidenziando come il dibattito abbia destato interesse anche oltre i confini nazionali.
Sul piano della comunicazione gestuale dei due candidati penso che abbia detto tutto Alessandro Gilioli con “Il ‘vecchio’ e il ‘paraculo’“, evidenziando l’abisso antropologico che separava i candidati: da un lato il composto look “Giacca Marrone” di Bersani, dall’altro l’esagitato look “Smanicato” di Renzi… Sortivano un po’ l’effetto televendita.
La comunicazione (come vedremo) è stata molto serrata con botta/risposta di due minuti che si sono ben prestati al commento via Tweet. Al riguardo segnalo un aspetto positivo: l’account di PDNetwork, che come avevamo segnalato ne “Le Primarie al tempo di Twitter” sembrava ridotto a una sorta di organo di stampa pro-Bersani si è “aperto” ed ha proceduto a retwittare gli account ufficiali di entrambi i candidati.
Questi i tweet su cui si sono concentrati retweet e preferiti:
Oscar Giannetto (@O_Giannetto): In realtà il momento che tutti aspettiamo nel confronto/scontro di stasera è Bersani che dice a Renzi: “Sono tuo padre”. #1csX2 #CStarwars
Marco Salvati (@marcosalvati): Comunque il confronto l’ha vinto l’unica persona davvero di sinistra. La conduttrice. #1csx2
Giulia Innocenzi (@giuliainnocenzi): Quoto #Maggioni: grazie @pbersani @matteorenzi che ci avete fatto sentire in un paese normale #1csx2. Speriamo sensazione non duri poco
Anna Masera (@annamasera): Maggioni a Renzi e Bersani: “Grazie per avermi fatto sentire cittadina di un Paese normale” Si è concluso #1csx2
Matteo Renzi (@matteorenzi): “Oggi il vero rischio è non cambiare: l’Italia non si può accontentare delle solite ricette degli ultimi vent’anni” (staff) #csxrai #1csx2
don din dan (@dondindan): Nessuno ha chiesto scusa a Berlinguer. Tocca di nuovo a me portare un fiore sulla sua tomba. Ingrati. #1csx2
Franco Bechis (@FrancoBechis): #1csx2 E’ finita quasi a trallucci e vino. Vittoria ai punti di Renzi. Il ring lo ha favorito. Ma non ho capito nulla di quel che farà^fb
Giovanni Scrofani (@Jovanz74): Bersani si conferma l’uomo più pio d’Italia dopo Vendola. #1csx2 #csxrai
Giulia Innocenzi (@giuliainnocenzi): Applauso a @Pdnetwork che ritwitta @matteorenzi e @pbersani in estrema par condicio #1csx2
A mio avviso l’articolo di commento che meglio ha colto l’evoluzione del format del dibattito politico generato dall’integrazione tra Televisione e Social Network è “TV Democracy” di Fabio Chiusi, che analizza le pecche del modello di dibattito sempre più strutturato su domanda/risposta in 2 minuti. Mi permetto di aggiungere che sembra di assistere ad una versione allucinata della riproposizione in ambito televisivo dei tweet.
In pratica si sta replicando in ambito televisivo il modello di comunicazione sincopata dei tweet in cui i concetti politici si riducono a slogan in 140 battute. Il format Televisivo Cinguettante coi suoi concetti stringati espressi in poche battute è strutturato proprio per essere immediatamente tradotto in tweet.
Mi chiedo soltanto l’utilità finale di un simile format, che magari creerà tanto buzz, ma se fruito senza Twitter, restituisce una comunicazione povera e scarna.
Bada bene: rispetto al tristissimo passaggio dei candidati leader di Centrodestra, cui Maurizio Lupi notificava a Porta a Porta che Silvio Berlusconi non permetteva di svolgere le Primarie, #1CSX2 è sembrata una fulgida pagina di democrazia e informazione.
Ma si sa illustri Manager Digitali il dibattito pubblico in Italia è anche questo.
>> Vedi tutti gli altri articoli della rubrica “Cinguettii” a cura di Giovanni Scrofani