L’Antitrust prenderà provvedimenti contro quei servizi in abbonamento su mobile sottoscritti dagli utenti senza il proprio consenso
Dal 14 giugno l’Antitrust tornerà ad occuparsi di pubblicità ingannevole e pratiche commerciali scorrette nel mercato mobile. In particolare gli sforzi dell’autorità saranno indirizzati a punire i banner pubblicitari che dopo un solo click attivano un servizio in abbonamento senza che l’utente ne sia conoscenza. Il compito di combattere questo tipo di truffe su mobile spettava in precedenza all’AGCOM, che ha esteso la richiesta di portabiità per i clienti Bip Mobile fino al 15 marzo.
Truffe su mobile
Capita spesso che l’utente clicchi inavvertitamente su un banner pubblicitario, inserito all’interno di un sito web o un’app, e si ritrovi in seguito abbonato a un servizio per l’invio di contenuti non desiderati la cui tariffa settimanale è di 5 euro. Il più delle volte risulta anche piuttosto complicato rescindere il contratto stipulato senza il proprio consenso.