Il presidente di UEJF, Jonathan Hayoun, ha intenzione di prendere seri provvedimenti se Twitter si sottrarrà dal fornire alle Forze dell’Ordine i nominativi dei creatori dell’hashtag antisemita #unbonjuif (un buon ebreo) come gli era stato imposto da un tribunale francese.
La vicenda
Su Twitter, che presto porterà la musica su iOS, erano apparsi dei tweet antisemiti raccolti nell’hashtag #unbonjuif. Il Tribunal de grande instance di Parigi, dopo il proliferare di altri commenti razzisti, aveva imposto al sito di microblogging di eliminare i tweet incriminati e la consegna dei dati personali degli autori dell’hashtag, pena una sanzione di mille euro per ogni giorno di inadempienza. Twitter, che in Inghilterra un politico vuole bannare, non ha ancora consegnato i nominativi degli utenti razzisti nascondendosi dietro al Primo Emendamento degli Stati Uniti, dove il social ha la sua sede, che sancisce la libertà di parola.
Le reazioni
Ora la UEJF ha chiesto un risarcimento da 38,5 milioni di euro, che in caso di vittoria devolverà in beneficienza alla associazione per la memoria della Shoah. Twitter ha invece risposto affermando che Hayoun sembra più interessato a farsi pubblicità che a trovare un accordo e sta quindi già preparando un ricorso in appello.