La tecnologia che rialza la Costa Concordia

Cominciate alle 9.06 le azioni di recupero del gigante arenato 20 mesi fa. Ecco come verrà rimesso in piedi

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Il Ministro dell’Ambiente Andrea Orlando aveva detto che le tecnologie messe in campo per rialzare la Costa Concordia sono le migliori in circolazione. La stabilizzazione avviene attraverso un un sistema di ancoraggio costituito da quattro elementi sommersi, “ancor block”, posizionati tra il relitto e la costa e in posizione centrale rispetto al relitto stesso. All’inzio del mese di novemembre Costa Crociere e il Consorzio Titan-Micoperi hanno annunciato il completamento della fase di stabilizzazione del relitto. 

Le fasi

La prima fase consiste nella preparazione di un “falso” fondale dove poggerà il relitto dopo la sua rotazione. La preparazione si divide in due fasi distinte. Una volta preparato il fondale, per mezzo della gru della Micoperi, vengono posizionati quindici cassoni di galleggiamento sul lato sinitro del relitto. In un secondo momento i cassoni stessi vengono saldati alla nave. In una seconda fase vengono installati i cassoni sul lato destro. Questi cassoni, installati come sul lato sinistro, serviranno in un secondo momento, consentendo alla Costa Concordia di galleggiare mantenendosi in posizione retta. 

Ultima fase

A questo punto il relitto poggia sul falso fondale a circa 30 metri di profondità. Per mezzo di un sistema pneumatico, i cassoni sui due lati della nave verranno progressivamente svuotati dall’acqua e forniranno la spinta necessaria a far rigalleggiare la Concordia. Terminata l’operazione la parte che rimarrà sommersa sarà di circa 18 metri.

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