Durante la votazione di ieri quattro dissidenti grillini hanno deciso di votare la fiducia a Enrico Letta. L’attacco dei “cittadini” sui social network
Telegiornali e quotidiani ieri hanno dovuto cambiare decisamente i programmi. Tutti si aspettavano il voto alla sfiducia della gran parte del PDL e invece Silvio Berlsuconi, in aula, ha sentenziato l’appoggio al Presidente Enrico Letta. Prima di entrare a Palazzo Madama c’era già chi sapeva di andare contro il volere del Partito per appoggiare l’esecutivo corrente in un momento delicato per la nazione. I senatori del Movimento Cinque Stelle hanno votato tutti contro la sfiducia al governo Letta, tranne quattro.
Senatrice contro corrente
Nel momento in cui la senatrice ex-M5S Paola De Pin vota la fiducia, si scatena l’ira dei colleghi pentastellati che, oltre agl insulti (lo stesso pathos comunicativo da loro stessi tanto criticato) cercano di raggiungere il banco della donna, bloccati dall’intervento dei responsabili dell’aula e dai parlamentari del PD. Lo stesso premier Letta menzionerà l’accaduto poco dopo dicendo: “Non ne posso più di lezione di morale da chi minaccia chi ha cambiato idea”.
Gli insulti su Facebook
La capacità di utilizzare la rete per fare massa è direttamente proporzionale all’uso “improprio” che se ne fa. E’ il caso degli sfoghi dei “cittadini” grillini nei confronti di De Pin su Facebook: “traditrice”, “venduta” e molti altri sono gli epititi nei confronti della senatrice, rea di aver cambiato idea rispetto all’ordine arrivato dall’alto. A rincarare la dose ci pensa Paolo Taverna, altro senatore del M5S che sul blog di Beppe Grillo scrive: “Il MoVimento 5 Stelle non fa alleanze e non è la ruota di scorta di nessuno, tantomeno di chi per sette mesi è stato il principale alleato del condannato Berlusconi. Qui o si governa o si va tutti a casa, non ci sono margini. Solo con un Governo a 5 Stelle potremo davvero avviare il risanamento del paese. In mezzo non c’è niente. VOI SIETE NIENTE!”.