La National Security Agency avrebbe messo in piedi dei server fasulli del social network per iniettare malware nei computer di tutto il mondo
Usare metodi riminali per spiare persone e aziende. Questo sembra essere lo scenario offerto dalle utlime rivelazioni rilasciate da Edward Snowden ad Intercept, il progetto di Gleen Greenwald uscito dalla redazione del Guardian. La NSA avrebbe utilizzato un programma chiamato Turbine per contaminare i computer e i sistemi informatici di almeno 85.000 computer con il malware “implants” capace di spiare gli utenti e il traffico in entrata e uscita.
Vestirsi da Facebook
Un altro metodo per infettare i computer dei navigatori era quello di utilizzare falsi server di Facebook con codice maligno capace di far viaggiare la minaccia dentro i computer delle vittime. Un metodo che è stato valido fino a quando il social network ha utilizzato il protocollo HTTP, potenzialmente più vulnerabile. Da quando invece viene usato l’HTTPS, nè la NSA nè altre agenzie possono interporsi all’interno del traffico, essendo bloccate in partenza.