Una corte statunitense ha bocciato la proposta di Net Neutrality avanzata dalla Federal Communications Commission
Mentre in Europa la net neutrality è rimasto un sogno irrealizzato, nonostante la spinta del consorzio di Tlc Etno e del commissario Ue Neelie Kroes, negli Stati Uniti era diventata realtà anche se solo per tre anni.
La Federal Communications Commission (FCC), che sta vagliando l’ipotesi di permette l’utilizzo del telefono anche durante il volo, aveva introdotto nel 2010 una serie di regole per impedire ai provider di favorire alcuni servizi in Rete a discapito di altri, creando de facto una Internet a due velocità. Ieri, 14 gennaio, una corte d’appello di Washington ha dichiarato illeggitimo l'”Open Internet” della FCC.
La Net Neutrality così com’è è illegittima
La decisione della corte d’appello capitolina si riferisce ad una causa intentata dal provider Verizon, che si è posto l’obiettivo di proteggere l’Internet of things, contro la FCC. Quest’ultima era stata accusata di non avere l’autorità per decidere come debba essere regolato il mercato delle connessioni web.
Con questa sentenza viene annullato il divieto di imporre tariffe diverse a seconda del servizio proposto in quanto i provider non sono “operatori comuni” ma si conferma che la FCC possa decidere sull’argomento, modificando però le regole da lei precedentemente stilate. I criteri di trasparenza imposti agli operatori del web rimangono comunque validi.