Cosa ha veramente trovato Curiosity lo si saprà solo lunedì
Gira voce sul web che la NASA, attraverso la sua sonda Curiosity inviata su Marte, un concentrato di tecnologia all’avanguardia, abbia fatto «una scoperta che finirà sui libri di storia». L’agenzia spaziale americana ha annunciato per il 3 dicembre a San Francisco una conferenza stampa presso l’American Geophysical Union dove svelerà l’arcano.
Parlare di alieni è prematuro
Se la NASA avesse davvero scoperto forme di vita aliena, con ogni probabilità si sarebbe già saputo. Va bene servizi segreti, controspionaggio, Roswell, Area 51 e chi più ne ha più ne metta, ma difficilmente una notizia così importante come quella di sapere che non siamo soli nell’universo non sarebbe sfuggita agli “spioni” della Rete o alle agenzie stampa. E’ anche escluso che la NASA programmi una conferenza stampa per non dire nulla di nuovo.
Su Marte i mattoni della vita
Quello che probabilmente verrà reso noto al mondo è che Curiosity ha trovato o i segni inconfutabili di resti di forme di vita sul Pianeta Rosso, fossili o comunque segni del passaggio della vita, oppure la scoperta di quelle molecole organiche che sono i mattoni indispensabili per costruire un organismo. Sappiamo che queste molecole esistono su corpi celesti come comete, nubi cosmiche e meteoriti, ma la speranza è che Curiosity abbia trionfato dove la sonda Viking aveva fallito. Nel frattempo anche l’Europa si sta preparando a sbarcare su Marte tra il 2016 e il 2018, dopo le discussioni sugli stanziamenti per organizzare questa sfida tecnologica made in Europe.