L’autonomia dell’iPad non ha rivali

Consumer Reports e Which? hanno calcolato che la durata della batteria del tablet di Cupertino è superiore ai concorrenti

I tablet Apple sono i device che nelle loro categorie hanno maggiore autonomia. Consumer Reports e Which?, due testate specializzate nel testare i nuovi prodotti tecnologici, hanno confermato che il nuovo iPad e l’iPad Mini hanno una durata della batteria di gran lunga superiore ai concorrenti. “Apple vince nella sua categoria con un buon margine”, ha scritto sul suo blog Tim Gee, il ricercatore di Which?. I test sono stati effettuati con Wi-Fi connesso alla Rete, Bluetooth disabilitato e luminosità dello schermo settata a media intensità (200 nit/candele).

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

Primo posto per iPad e iPad Mini

Nel segmento 10 pollici l’iPad con Retina Display ha dimostrato di poter raggiungere 811 minuti di autonomia, contro i 534 minuti del Sony Xperia Tablet S, i 488 minuti del Google Nexus 1 e i 501 minuti del nuovo Surface RT, di cui è stata estesa la distribuzione e il supporto tecnico. Al secondo posto di questa speciale classifica, a dimostrazione della superiorità di Apple in materia di consumo energetico, si piazza la precedente versione dell’iPad con 590 minuti.

Nel segmento 7 pollici domina ancora Apple con il suo iPad Mini, di cui si vocifera uscirà la nuova versione nel 2013, davanti al Nexus 7 con circa 795 minuti e al Kindle Fire HD con 725 minuti.

Le batterie non durano di più, la differenza la fa il resto

Apple può vantare questo primato perché il proprio software ottimizza la durata delle batterie, che probabilmente non saranno più fornite da Samsung. Lo sviluppo dell’alimentazione dei tablet non corre velocemente come quello delle tavolette digitali e per ovviare al problema sono stati studiati stratagemmi software come quello di disabilitare alcune funzioni quando la carica della batteria comincia a scarseggiare o ottimizzando il display. Questo avviene anche perché, come nel caso sopracitato di Apple, spesso le batterie vengono fornite da aziende esterne ed è difficile modificarle a proprio piacimento.

Leggi anche:  I risultati dell'Osservatorio sulla Clean Technology nelle imprese italiane