L’oggetto spaziale di 300 metri di diametro passerà oggi 9 gennaio a una distanza di 14,5 milioni di km
Fortunatamente non avverrà nessuna profezia Maya posticipata. Dopo Toutatis ora anche l’asteroide Apophis si avvicina alla Terra ma passerà alla distanza di sicurezza di 14,5 milioni di km anche se il giorno della sua scoperta gli scienziati non ne erano così sicuri.
Scongiurato il possibile impatto
Quando Apophis fu scoperto nel 2004 il timore che potesse abbattersi sulla Terra non era poi così infondato. Il corpo roccioso del diametro di 300 metri aveva una possibilità su 1.300 di schiantarsi contro il nostro pianeta nel 2029. Ulteriori analisi dei dati hanno portato ad affermare nel 2009 che le possibilità di impatto sono pari allo zero. L’asteroide sarà visibile per un breve periodo nel cielo notturno. Gli scienziati studieranno l’evento per capire meglio i fattori che influenzano le traiettorie dei corpi celesti e studiare le adeguate contromisure, anche se sembra che il problema non interessi alle agenzie spaziali mondiali. Quando rincontrerà la Terra nel 2029, Apophis passerà a 30mila km dalla superficie entro la fascia dei satelliti geostazionari, con la speranza che non decida di scendere per dare un’occhiata più da vicino.