Upload e download di contenuti crittografati anche da smartphone e tablet, per ora solo Android
L’uomo più discusso sul cloud ha sviluppato un’app specifica del suo nuovo prodotto, Mega, per Android con l’obiettivo di ampliare la sua piattaforma di archiviazione sulla nuvola ed estenderla anche al mobile. Lanciato all’inizio di quest’anno, Mega è la risposta diretta alla chiusura da parte della utorità di Megaupload che ha lasciato non pochi strascichi nella vita del paffuto tedesco.
Chi sceglie il re del p2p?
Mega su Android offre un’esperienza simile a quella su computer. La logica dell’archiviazione è la stessa: l’host (mega) non sa e non può sapere il contenuto di quello che un utente ha caricato, perché criptato dal vivo con chiavi non decifrate. Fin qui tutto bene, anche la reputazione di Dotcom si è rafforzata con il tempo, sia per la piattaforma che per le vittorie legali ottenute sul campo. Quello che rimane è il dubbio sull’effettivo utilizzo da parte degli utenti di un servizio del genere. In tempi in cui Dropbox e Drive sembrano non avere rivali, chi si affiderà alla nuvola di un ricercato dall’FBI?
Mega multipiattaforma
“L’app Mega per Android ha un’interfaccia nativa proprio della piattaforma – recita la descrizione su Google Play – vi permette di sfogliare, caricare e scaricare i file e anche cercarli“. L’elenco completo delle funzionalità comprende l’accesso all’account Mega e la possibilità di navigare tra i file. E’ possibile utilizzare l’applicazione per gestire l’account, creare collegamenti e condividere i contenuti. Oltre ad Android arriveranno presto quelle per le altre piattaforme tra cui una per iOS e una per Windows Phone.
