Jim Davis (SAS): «It’ s not all the same». Big data e analytics cambiano il business

Le informazioni sono la nuova materia prima per le imprese

Il modo in cui le aziende fanno business è destinato a cambiare per sempre. E SAS ha dato un contributo fondamentale a questo cambio di paradigma. Molti continuano a farsi domande sull’impatto dei big data, ma la vera domanda è se le imprese sapranno fare buon uso degli strumenti di business analysis.

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I big data sono al centro dell’attenzione già da tempo. «I big data sono la nuova materia prima per le imprese», una risorsa economica quasi equivalente a capitale e lavoro. Non si può chiedere alle aziende di spendere energie e risorse senza avere considerato il ritorno degli investimenti.

Secondo IDC, la mole di dati memorizzata nel 2011 ha raggiunto 1,8 zettabyte (uno zettabyte corrisponde a un miliardo di terabyte). L’esplosione dei volumi di dati determinata dalla rivoluzione digitale è destinata – secondo le stime – a crescere del 47% anno su anno, fino a raggiungere quota sette zettabyte nel 2014. Parallelamente, secondo Gartner, la domanda di soluzioni di business analytics da parte dei chief information officer e dei responsabili IT – da oggi al 2020 – registrerà una crescita del nove per cento anno su anno, per un giro d’affari globale che passerà da 70 a 136 miliardi di dollari. Sempre secondo gli analisti di Gartner, l’85% delle informazioni sono sommerse e non utilizzate.

Ma qual è la buona notizia per le aziende utenti? «La capacità di esplorare enormi volumi di dati – in contemporanea e senza limitazioni anche per utenti non esperti offre l’opportunità senza precedenti di sfruttare tutti i big data a disposizione delle imprese». Le soluzioni analitiche – però – non sono tutte uguali. «It’s not all the same». A ribadirlo è stato Jim Davis, senior vice president e chief marketing officer di SAS, durante la tappa milanese del roadshow 2013 dedicato al mondo dei big data e alle potenzialità offerte dai Visual Analytics.

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INFORMATION REVOLUTION

Jim Davis, senior vice president e chief marketing officer, è il numero due della società di Cary e tra gli esperti più influenti nel campo degli analytics. Con una laurea in informatica presso la North Carolina State University, Davis ha iniziato la sua carriera come sviluppatore di software per la fornitura di sistemi per grandi editori di giornali. Il suo ingresso in SAS risale al 1994 e da allora ha dato un contributo fondamentale nell’evoluzione strategica di SAS. Nel 2005, insieme a Gloria J. Miller e Alan D. Russell, ha pubblicato il libro “Information Revolution: Using the Information Evolution Model to Grow Your Business”.

«Quando si parla di nuove tendenze nel campo dei business analytics si fa riferimento a ciò che può rendere più pervasiva l’analisi dei dati, rendendo più forti le aziende e supportandole nel oro processo decisionale. Nel passato, avevamo a disposizione strumenti di business intelligence che semplicemente fornivano capacità di reporting per gli utenti finali. Quanto ho venduto nell’ultimo mese? Questa era la domanda cui potevamo rispondere. Oggi, grazie all’enorme quantità di informazioni a disposizione delle aziende, possiamo passare da un approccio reattivo a uno proattivo per supportare una nuova cultura d’impresa basata su dati certi. Così possiamo rispondere a domande nuove che nessuno aveva il coraggio di fare».

 

 

WHAT’S NEW?

«C’è differenza tra colonne di numeri e un’interfaccia grafica in grado di navigare e analizzare in tempo reale una quantità massiva di dati capace di creare relazioni tra i dati e rispondere a tutte quelle domande che fino ad oggi non si potevano fare perché richiedevano giorni di lavoro da parte di analisti chiusi in una stanza, che – ad ogni nuova domanda sul cambiamento di scenario competitivo – dovevano ritornare di nuovo sui loro calcoli, mentre l’azienda perdeva capacità competitiva. Per creare una cultura dei dati – però – ci vuole un forte commitment condiviso a tutti i livelli dell’organizzazione».

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IL FUTURO DEI DATI

«Tutti parlano di big data. Tutti sono pazzi per gli analytcs». Per Jim Davis, i big data di cui tutti parlano «sono solo dati che superano le capacità di gestione di un database e la vera differenza sta nell’analisi. Elaborazione in-memory e interfaccia visual rompono la barriera tradizionale dei big data. SAS offre qualcosa di completamente nuovo che mette al centro dell’elaborazione un vero motore analitico, che supera i modelli tradizionali anche mainframe». Non conta quanti dati si posso immagazzinare, conta come vengono usati e con quali strumenti. I dati non sono più un’opzione per fare le cose all’interno delle organizzazioni complesse. I dati sono un modo che le aziende e la pubblica amministrazione devono abbracciare a supporto dei processi decisionali».

THE SECRET POWER OF ANALYTICS

«Il potere delle informazioni permette alle aziende di prendere decisioni sul proprio futuro in modo completamente diverso dal passato, senza affidarsi a supposizioni o previsioni, ma avendo il controllo del presente basato sui fatti e conciliando la conoscenza dei dati con la conoscenza di business».

LA ROAD MAP DI SAS

«Il 37% dei ricavi proviene dagli Stati uniti. La maggioranza dei ricavi – il 40% – proviene dall’Europa. L’Italia è un mercato molto importante per la strategia di SAS. Non c’è differenza tra aree geografiche o settore industriale. Ovunque e in ogni settore la questione fondamentale è come si utilizzano i dati. Gli analytics sono al momento il fenomeno più caldo del mercato e SAS ha lavorato per offrire soluzioni in grado di garantire un ritorno degli investimenti ai massimi livelli».

LE DECISIONI CHE CAMBIANO IL BUSINESS E LA VITA

«La capacità di analizzare i dati cambia il processo decisionale non solo delle imprese, ma anche dei governi e di conseguenza ha un impatto sulla vita di tutti, non senza qualche preoccupazione su chi e perché può avere acceso alle informazioni. Esiste una specie di trade-off tra ciò che può migliorare l’operatività e la possibilità che qualche soggetto possa abusare di queste informazioni. Dobbiamo cercare di lavorare insieme perché le informazioni e i dati servano per migliorare la vita delle persone e il business delle aziende».

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BIG DATA E CLOUD

Quanti manager, ogni giorno si chiedono come posso migliorare la modalità di trasferimento, gestione e analisi dei dati per migliorare, l’impatto sulle vendite, ridurre le scorte, liberare liquidità, controllare il rischio, conoscere meglio il mio cliente, migliorare l’efficacia delle campagne di marketing?

Più la rivoluzione dei big data accelera, più le aziende e l’incremento esponenziale dei dati tendono a mettere sotto stress i dipartimenti IT. I giorni dei data base relazionali con il tipico approccio “one size fits all” sono finiti. La virtualizzazione e il cloud, sia privato sia pubblico, offrono nuove opportunità di sviluppo.

SAS offre massima flessibilità, implementazione rapida e integrazione su cloud. La nuova versione della piattaforma SAS Business Analytics fornisce agli utenti innovative modalità di fruizione: su cloud SAS, pubblico o privato, oppure on-premise.

Con l’ultima versione, i dipartimenti IT possono decidere di costruire il proprio cloud privato di sistemi virtualizzati utilizzando hardware di tipo commodity o scegliendo fornitori di terze parti. SAS 9.4 soddisfa le esigenze di sicurezza, autenticazione, scalabilità e flessibilità e permette al tempo stesso di avere una piattaforma ancora più facile da installare, configurare e gestire.

Una delle prime soluzioni a beneficiare dell’integrazione su cloud e delle nuove funzionalità della piattaforma è SAS Visual Analytics, che unisce business intelligence e business analytics in un unico pacchetto e permette di navigare e analizzare i dati in maniera grafica e in tempo reale.