La International Telecommunication Union stima che solo il 30% dei giovani tra i 15 e 24 anni nel mondo ha almento 5 anni di esperienza in Rete
Nonostante Internet sia entrato a far parte della vita di tutti i giorni e che i giovani siano i portatori della sua diffusione e i suoi maggiori utilizzatori, la International Telecommunication Union (Itu) stima che i “nativi digitali” siano pochissimi. Infatti solo il 30% delle persone comprese tra i 15 e i 24 anni ha un’esperienza online di almeno 5 anni. L’ONU stima che il loro numero raddiopperà entro il 2017.
Nel rapporto Measuring the Information Society si afferma che i nativi digitali sono circa 363 milioni, che corrisponde al 5,2% dell’intera popolazione mondiale. Rispetto al totale dei giovani sul globo, il numero è comunque piuttosto ristretto. Il maggior numero di nativi digitali si trova nelle nazioni con redditi più elevati e ovviamente massima penetrazione di internet (81,9%) mentre le percentuali calano nei Paesi in via di sviluppo (22,8%).
I numeri per regione e singolo stato
Il picco più alto di nativi digitali si trova in Europa (79,1%) mentre quello di mimino si registra in Africa (9,2%). La Corea del Sud vanta la più alta popolazione di giovani informatizzati (99,6%) mentre Timor Est quella più bassa (0,6%). L’Italia è al 78esimo posto sui 180 Paesi presenti in questa speciale classifica con il 67,8% di under 24 digitali. Se si considera il rapporto fra popolazione totale e giovani online, l’Islanda si piazza al primo posto (13,9%) seguita dalla Nuova Zelanda. La Malesia è quarta (13,4%) grazie all’uso diffuso dell’informatica nelle scuole. In Italia la percentuale è del 6,7%.
“Il futuro di un paese viene determinato dai giovani e dalla tecnologia. I Paesi con un’alta percentuale di giovani online hanno maggiori possibilità di definire e guidare l’era digitale di domani”, ha dichiarato professor Michael Best, uno degli autori del report.