Il Ministro dell’Istruzione Maria Chiara Carozza ha spostato al 2015 l’avvio della sostituzione totale dei libri cartacei con quelli digitali
Francesco Profumo, Ministro dell’Istruzione durante il Governo Monti, aveva proposto la totale sostituzione dei libri cartacei con quelli digitali già dal settembre prossimo. Dopo le numerose proteste da parte dell’AIE (Associazione Italiana Editori) e il ricorso al TAR del Lazio, il provvedimento era stato spostato all’inizio dell’anno scolastico 2014-2015. Oggi il Ministro dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza ha posticipato di un altro anno, quindi al 2015-2016, il passaggio dal cartaceo agli e-book.
I pro e i contro
Il dibattito sulla bontà del provvedimento è ancora aperta. Sicuramente la sostituzione dei libri cartacei con quelli digitali vedrebbe diminuire la spesa delle famiglie (insieme al guadagno degli editori) ma l’introduzione dei supporti didattici hitech è ancora lontana dall’essere completata. Tablet e banda larga sono ancora off-limits per la Scuola e molti insegnanti e studenti che hanno già sperimentato il passaggio da cartaceo a digitale non si sono detti poi così soddisfatti. Bisogna anche dire che la maggior parte dei giovani già sperimenta nel quotidiano queste tecnologie e l’adozione delle stesse nelle aule non dovrebbe comportare un particolare sforzo.
Giallo sulla dichiarazione del Ministro
Diversi organi di stampa hanno attribuito al Ministro Carrozza una dichiarazione in cui attacca fortemente il provvedimento: “L’accelerazione sui libri digitali non poggiava su alcuna seria e documentata validazione di carattere pedagogico e culturale, così come non sono state valutate le possibili ricadute sulla salute di bambini e adolescenti esposti a un uso massiccio di apparecchiature tecnologiche”. Il Ministro ha però negato su Twitter che queste siano parole sue e ha spiegato che per lei semplicemente i tempi non sono ancora maturi.