Per il quotidiano statunitense Big G starebbe preparando: una console per videogiochi, un device indossabile e smartphone low cost
I piani futuri di Google sono stati svelati dal Wall Street Journal. Secondo il quotidiano statunitense Big G avrebbe in cantire numerose soluzioni adatte a competere con i futuri progetti di Apple, Samsung e tutti gli altri suoi rivali. Mountain View infatti starebbe preparando un device indossabile, una console per videogiochi e una versione di Android per smartphone low cost.
Le novità
Secondo il WSJ Google starebbe realizzando uno “wristwatch”, un device da polso SMART pensato per competere con l’iWatch, il Galaxy Altius di Samsung, lo SMARTwatch di Microsoft e il nuovo dispositivo indossabile di Sony. Sicuramente l’esperienza maturata con i Google Glass daranno presto i suoi frutti.
Nella roadmap stilata dal quotidiano statunitense ci sarebbe anche un seconda versione del Nexus Q, la piattaforma per lo streaming mai realizzata, e una console per videogiochi. Molto probabilmente i due device saranno racchiusi nello stesso oggetto. L’idea è di battere la Apple TV e la Xbox One fornendo giochi dedicati a casual gamer. A questo scopo Google starebbe seguendo lo sviluppo di Ouya, la console con software Android che è già esaurita ad un giorno dal suo rilascio.
Smartphone low cost
Così come si suppone stia facendo Apple con un iPhone low cost, anche Big G starebbe pensando ad uno smartphone di fascia bassa dedicato ai mercati emergenti. La prossima versione di Android, che potrebbe chiamarsi Key Lime Pie, potrebbe infatti essere portabile anche su questo tipo di device. Rimanendo in argomento smartphone, non bisogna dimenticare che il famigerato Motorola X potrebbe essere presentato già il prossimo agosto.
Il WSJ rivela anche che HP sta sviluppando dei notebook basati sulla nuova release dell’OS di Google. Non si tratterebbe però di un ibrido tablet – notebook.
Infine, pare che Mountain View abbia deciso di estendere l’utilizzo di Android anche ad oggetti più comuni in un’ottica di “Internet delle cose”.