Due ricercatori statunitensi hanno scoperto un nuovo pianeta nano all’interno del Sistema Solare chiamato 2012 VP113
Per centinaia di anni si è creduto che il Sistema Solare fosse composto da solo 9 pianeti ma in realtà non è così. Dopo la retrocessione di Plutone a “pianeta nano”, gli astronomi Chadwick Trujillo, dell’Osservatorio Gemini della Hawaii, e Scott Sheppard, della Carnegie Institution, hanno scoperto un nuovo corpo celeste che ha caratteristiche molto simili a quello che prende il nome dal dio romano dei defunti.
2012 VP113, un nuovo Plutone
Il nuovo pianeta nano si chiama 2012 VP113 e si trova nella nube di Oort, una parte di spazio all’interno del Sistema Solare in cui si generano numerose comete come quella su cui atterrerà la sonda dell’ESA Rosetta. L’ultima scoperta nel campo dell’astronomia si trova a circa 12 miliardi di chilometri dalla Terra. “La ricerca di questi oggetti lontani deve continuare, – ha spiegato Sheppard – in quanto essi potrebbero dirci molto su come il nostro Sistema Solare si è formato ed evoluto”. Secondo gli astronomi, i copri celesti di questo tipo non ancora scoperti potrebbero essere oltre 900 e alcuni potrebbe avere dimensioni molto simili alla Terra.
Questo è momento molto fortunato per gli astronomi. I ricercatori di Harvard hanno registratro per la prima volta la radiazione cosmica emessa dopo l’esplosione del Big Bang e recentemente è stata osservata una stella ipergigante gialla dalle dimensioni da record. Infine, il satellite Kepler ha trovato oltre 715 esopianeti che potrebbero ospitare la vita.