Il senso di Twitter per il Porno

Particolare scalpore hanno destato nelle scorse settimane le sortite digitali di Sasha Grey e Sara Tommasi, che per qualche giorno hanno strappato i temi di tendenza alle usuali parole d’ordine di politica e fanboy. Cerchiamo di comprendere un po’ meglio i primi passi del Twitter a Luci Rosse.

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L’ex-porno attrice Sasha Grey porta in Italia il suo DJ set, fa una comparsata a Radio Dee Jay e da Andre Diprè. I temi di tendenza di Twitter esplodono.

L’ex-soubrette Sara Tommasi, durante il proprio cammino di mistica redenzione, pensa bene di chiedere aiuto su Twitter a Papa Francesco e Barack Obama, per sponsorizzare il proprio film porno col disturbatore Paolini e Nando del Grande Fratello. I temi di tendenza di Twitter esplodono.

Sono due casi che raccontano parecchio sull’evoluzione dei linguaggi nei nuovi media.

Ogni tanto qualche tema di tendenza piccante salta fuori, ma per lo più ci si riduce a brevi rigurgiti di #tetteday e #pompinoday, che non escono dalla cerchia delle community, che li hanno generati.

Il caso di Sasha Grey e di Sara Tommasi è differente, perché innanzitutto è stato posto l’accento sulla carriera pornografica delle due, con diffusione di materiale spesso esplicito. La cosa divertente è stata che fondamentalmente gli utenti di Twitter, probabilmente senza capire, si sono esaltati per due tra i casi più controversi della cultura pop contemporanea.

Sasha Grey è una ragazza estremamente intelligente. Osservando in rete i suoi lavori è un’esegeta di quella particolare forma di comunicazione chiamata “avant pop”, in pratica comunica soprattutto con la fotografia suggestioni molto sofisticate in una cornice apparentemente pop. Musicalmente invece produce una banale forma di house music senza infamia e senza lode.

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Quello che molti non sanno è che negli USA la giovane Sasha è stata oggetto di feroci critiche, perché quando giovanissima iniziò a fare porno le sue forme erano particolarmente acerbe. In una celebre puntata del “The Tyra Banks Show” venne ferocemente attaccata, perché fondamentalmente con le sue performance pornografiche ammiccava a scene di stupro di gruppo verso ragazzine in tenera età. In pratica Sasha Grey era una performer di un genere molto in voga di pornografia legale, che ammicca (esplicitamente) alla c.d. Child Pornography.

Nei temi di tendenza Sasha Grey è stata esaltata soprattutto per la sua carriera da porno attrice da parecchie persone, che assai probabilmente non avevano visto neppure un fotogramma della parte più estrema della sua carriera. L’intelligenza della Grey è stata quella di inondare letteralmente internet, finita la propria carriera pornografica, di immagini pop che la ritraggono come matioska russa, santa preda di mistici afflati, contadina, hipster… fino a sommergere il proprio passato e operare una vera e propria riscrittura di senso.

Su Sara Tommasi invece in Italia si è scritto di tutto: possibili disturbi mentali, possibili problemi di droga, la caduta dalle stelle televisive alle stalle dei set porno, il cammino di redenzione, la ricerca di un vero amore…

Si è molto riso delle deliranti richieste di aiuto a “spingere” il proprio porno avanzate da Sara Tommasi, inquadrandole come l’ennesimo delirio di una mente disturbata. Invece la Tommasi ha dimostrato una conoscenza del ciclo, con cui un elemento dai social media passa ai media tradizionali, degna dei migliori Guru della Silicon Valley. Praticamente a costo zero, formulando una surreale richiesta di endorsement rivolta a superstar mediatiche è riuscita per giorni a far parlare di sé, riuscendo a creare interesse sui canali di comunicazione virale e tradizionale per un prodotto di bassa macelleria, che altrimenti sarebbe passato sotto silenzio.

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Sorprende che due esponenti di forme di pornografia considerate in passato squallide, che ritraggono ragazze che sembrano bambine e persone con disturbi mentali, alla fine passano nel grosso pubblico con una connotazione divertita e positiva. Forse sarà merito dell’intelligenza due protagoniste, capaci di ribaltare una serie di cliché e di sfruttare con intelligenza e ironia dinamiche mediatiche non proprio semplicissime.

Nell’underground si dice sempre che “il Porno è il motore dell’Internet”, sembra che sta diventando anche quello di Twitter.

>> Vedi tutti gli altri articoli della rubrica “Cinguettii” a cura di Giovanni Scrofani