I vertici di Vkontakte, l’omologo di Facebook in Russia, hanno ratificato le dimissioni del fondatore e CEO Pavel Durov, nonostante questo abbia affermato di aver annullato il provvedimento
Dopo le dimissioni annunciate e poi ritirare, il Facebook russo VKontakte ha deciso di estromettere dal CdA il suo fondatore Pavel Durov, creatore anche dell’app di messaggistica super-sicura Telegram. Il 21 marzo il CEO del social network aveva pubblicamente dichiarato di aver abbandonare il suo ruolo in società a causa delle ingerenze del governo russo. In seguito, le dimissioni erano state ritirate e Durov aveva motivato il suo gesto come un tentativo di “smuovere le coscienze”.
La Duma batte Durov
Durov si era opposto fortemente alla richieste del governo russo di ottenere i dati personali dei manifestati ucraini di piazza Maidan iscritti a VKontakte. Il dirigente 29 aveva quindi annunciato le sue dimissioni a causa della minor libertà concessagli dopo “i cambi verificatisi nella struttura societaria di VKontakte nell’aprile 2013”. I vertici del social network hanno quindi colto l’occasione per ratificare la sua uscita di scena nonostante Durov abbia più volte affermato che la decisione di abbandonare la società era stata annullata.