Il Codacons chiede maggior controllo sugli insulti nei social

Come educare i dipendenti a riconoscere le cyber minacce

Insulti e minacce sui social network sono all’ordine del giorno. Il Codacons chiede maggiori controlli e la sospensione dell’anonimato per chi viola i diritti personali degli altri utenti

Sulla scia della proposta fatta dal Presidente della Camera Laura Boldrini di effettuare maggiori controlli sugli insulti e minacce in Rete, ora anche il Codacons chiede alla Polizia Postale di intensificare l’attività di monitoraggio dei contenuti offensivi per tutelare al meglio gli iscritti a social network come Twitter e Facebook. Come è successo in Francia per gli autori di messaggi antisemiti sul web, l’associazione che protegge i diritti dei consumatori chiede che i profili lesivi dei diritti personali altrui siano oscurati e gli autori, coperti dall’anonimato, rintracciati.

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Ci vuole maggior controllo

I primi a subire insulti e minacce sono ovviamente i personaggi famosi. Grandi firme del giornalismo italiano come Beppe Severgini, Massimo Gramellini e ultimo in ordine di tempo Enrico Mentana, che ha deciso di abbandonare Twitter, hanno aperto il dibattito sulla questione.

“Sui social network regna oggi un vero e proprio caos fuori da ogni controllo, dove dilagano insulti gratuiti e minacce spesso gravi, incitazioni alla violenza, pagine che promuovono l’odio e il razzismo. E il tutto avviene sotto gli occhi dei gestori di tali social network, i quali non sembrano esercitare la dovuta vigilanza”, afferma il Codacons in una nota. L’associazione che tutela consumatori e utenti chiede anche che l’Autorità della Comunicazione responsabilizzi community manager e social media manager affinché effettuino un attività di monitoraggio efficiente contro i commenti lesivi delle libertà personali dei propri clienti.

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