Un tribunale belga ha dichiarato fuori legge il servizio taxi di lusso Uber. Il commissario Ue all’Agenda Digitale, Neelie Kroes, ha definito il provvedimento “vergognoso”
Nuovi guai per Uber, la startup di San Francisco più odiata dai tassisti milanesi e francesi. Un tribunale di Bruxelles ha messo fuori legge il servizio, che permette di prenotare l’auto direttamente da smartphone e di scegliere a priori la tariffa, perché non ha le autorizzazioni necessarie ad operare nel Paese. I conducenti dei taxi di lusso sorpresi a circolare nonostante il bando dovranno pagare una multa di 10mila euro. “Uber – ha dichiarato il ministrod dei Trasporti belga, Brigitte Grouwels – non è compatibile con le nostre leggi, è gestito da guidatori sprovvisti di licenza e non rispetta le regole dei tassisti tradizionali”.
Ue: “Decisione vergognosa”
L’Unione Europea, di cui è stata invalidata la direttiva sulla conservazione dei dati da parte della Corte di giustizia continentale, si è subito scagliata contro la decisione del tribunale. “È una decisione assurda, una cosa vergognosa. Non ha niente a che vedere con la protezione dei consumatori ma piuttosto con la protezione della lobby dei tassisti”, ha dichiarato il commissario Ue all’Agenda digitale Neelie Kroes, che ha messo in luce come il mondo dopo lo scandalo Datagate tema di navigare in Rete.
Da San Francisco arriva invece una risposta dai toni più contenuti: “Uber ha dovuto affrontare molte sfide e ha dovuto vincere molte resistenze in molte delle città dove ha lanciato il proprio servizio”.