Un’azienda statunitense ha inventato un nuovo metodo per l’autenticazione basato sul battito del cuore
C’è miglior password di sé stesso? Non a caso anni fa il film Johnny Mnemonic ripercorreva le vicedende di un giovane Keanu Reeves che portava dentro la sua testa (“dietro” per la precisione) il segreto di molti file e documenti. Che le attuali password siano in via d’estinzione è un fatto ben appurato se non altro per la scarsa sicurezza di cui sono portatrici: conservate su un qualsiasi supporto esterno (disco di memoria, smartphone, tablet) possono essere intercettate e rubate.
Il mio cuore parla per me
Il prossimo futuro potrebbe vedere la collaborazione tra medicina e tecnologia per lo sviluppo di nuovi strumenti di protezione informatica, qualcuno è già tra noi. Si chiama Nymi ed è un braccialetto che conferma l’idendità di un utente tramite l’elettrocardiogramma e sensori che monitorano il battio cardiaco. Può servire per accedere ad una vasta gamma di dispositivi tra cui smartphone e tablet, iPad tra tutti. Gli sviluppatori della Bionym, azienda che ha pensato al braccialetto con sede a Toronto, affermano di come lo strumento possa essere l’arma definitiva contro l’hacking e il furto di identità visto che “il battito cardiaco è difficilmente imitabile a differenza delle impronte digitali e del riconoscimento facciale“.
Come funziona
Per accedere e verificare la propria identià, gli utenti toccano un sensore sulla parte superiore del braccialetto per circa due minuti mentre Nymi registra il battito come firma da inviare attraverso l’elettrocardiogramma. Utilizzi possibili, oltre all’autenticazione, riguardano i pagamenti in mobilità visto che il gadget ha la possibilità di connettersi via bluetooth con accessori esterni e lavorare con app di mobile payment installate su telefoni e tablet.