I tweet fanno storia

La Biblioteca del Congresso americano conserverà i cinguettii dal 2006 a oggi come testimonianza storica

Presto i propri tweet non saranno più solo un patrimonio personale ma dell’intera umanità e delle future generazioni. La Biblioteca del Congresso USA a Washington ha deciso di catalogare e conservare tutti i cinguetti di Twitter, che in collaborazione con Nielsen sta monitorando le reazioni degli spettatori alla visione di programmi televisivi, postati dal 2006 a oggi e anche quelli futuri. I tweet conservati sono considerati dalla Biblioteca del Congresso veri e propri reperti di Storia contemporanea.

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Una mole immane di cinguettii

Nei server della Biblioteca USA saranno conservati tutti i tweet pubblici. Si potranno visionare i cinguettii della campagna elettorale di Obama e della sua vittoria, o quelli che hanno caratterizzato le primarie del PD in Italia. Non mancheranno i primi tweet del Papa e quelli scritti dai siriani per aggirare il blackout imposto dal regime di Assad al Paese.

I tweet fino ad ora postati nel mondo sono circa 170 miliardi. Un numero esorbitante di cinguettii, tanto che non è stato ancora trovato un software in grado di gestirlo. Robert Dizard Jr., della Biblioteca del Congresso, ha spiegato perché quelli utilizzati dal sito di micro blogging non sono utili allo scopo della biblioteca: “Twitter è focalizzato sulla creazione e distribuzione di contenuti, invece la Biblioteca è focalizzata sul raccogliere quei dati, archiviarli, stabilizzarli e creare un accesso. Le procedure, la filosofia sono molto diverse”.

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